martedì 28 febbraio 2012

Stampare il mondo

Stampare in 3D.
Molte aziende la usano già per realizzare prototipi. In realtà è già in circolazione da parecchi anni, le prime industrie ad ultilizzarla sono state quelle aerospaziali, fin dalla metà degli anni ottanta; con il miglioramento costante delle tecnologie e la conseguente riduzione dei costi, quello che prima era possibile soltanto a grandi aziende in grado di fare investimenti sostenuti, oggi è invece possibile a basso costo e sempre più aziende la utilizzano nel ambito della R&S.
Ad esempio Converse per i prototipi di scarpe, Makie Lab per i suoi prototipi di giocattoli. Complice la nascita di stampanti come la Marketbot Thing-o-Matic,  la Cubify o la Al Tech - Rapman congiunta a software come CAD, ma anche scaricabili gratuitamente da internet come la Schetchup di Google ... è inoltre possibile oggi trovare anche i progetti di altri scaricabili on line.

La pirateria a questo punto  non solo digitale ma sempre più fisica è già in agguato ed apre preoccupanti scenari per le aziende produttrici che vedono alla stregua del mondo della musica divenire sempre più difficile sia la difesa della proprietà intellettuale, sia le economie di scala su cui si basa il mondo industriale.
E' certamente tecnologicamente prematuro pensare a conseguenze così rivoluzionarie,ci vorranno almeno 20 anni ... anche se forse 10 anni come gli ultimi potrebbero essere sufficienti?

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My space riparte dalla radio

My Space è decollato verso la metà degli anni Duemila in California, dove aveva trovato il supporto delle band locali. Saranno la chiave del suo successo. Raggiunge poi una dimensione globale ed il colosso SkyCorp, guidato da Rupert Murdoch, decide di acquistarlo per 580 milioni di dollari. Nel 2008 in Italia registra un nuovo utente ogni dieci secondi. E da palcoscenico per cantanti prova ad allargare i confini verso video, progetti di cittadinanza attiva, competizioni artistiche. Ma inizia il declino, di pari passo con l'avanzata di Facebook. Fino a quando perde dieci milioni di utenti in due mesi.

Il volto della ripresa è quello di Justin Timberlake, attore e musicista: investe su MySpace con Specific Media. E, ironia della sorte, ha recitato nel film "The social network" nel ruolo di Sean Parker, uno dei fondatori del software Napster per scaricare brani. Il duello all'orizzonte, però, sarà con le radio su internet. A partire da Spotify: risulta inaccessibile in Italia, ma guadagna terreno negli Stati Uniti e ha accelerato la sua espansione attraverso l'integrazione con Facebook.
MySpace ritorna alla sua vocazione: la musica. E conquista un milione di iscritti da dicembre. Diventa un trampolino di lancio per puntare la rotta verso la sua radio su internet e ripartire. Una formula matematica consiglia quali sono le canzoni più simili alle preferenze personali, attraverso una programmazione automatica.

Non perde tempo a coinvolgere gli utenti di Facebook e twitter, semplificando le procedure di accesso., ma trova in google un alleato inatteso :  chi scrive il nome di un gruppo musicale nella versione internazionale del motore di ricerca, Google.com, vede apparire nella pagina i link di MySpace: abilitano l'ascolto di un'anteprima o di un brano completo, alimentando l'arrivo di nuovi iscritti.

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lunedì 27 febbraio 2012

G40 promuove attività no profit in favore del amref

Il network di agenzie di viaggi G40 Travel Group lanciò per l’estate 2010 un progetto realizzato in partnership con Amref, principale organizzazione sanitaria no profit africana finalizzata a raccogliere fondi per la costruzione di opere idriche in questo continente e in particolare in Kenya.

La dinamica dell’iniziativa prevedeva che tutte le agenzie di viaggi del network G40 Travel Group durante l’estate versassero liberamente un contributo come donazione ad Amref, detraendolo dagli utili dell’estate. La somma totale raccolta, era stata consegnata ad Amref a fine settembre in occasione di una cerimonia dedicata, il tutto fu destinato alla costruzione di pozzi in superficie e opere idriche in Africa. 
Non solo innegabilmente lodevole quest'iniziativa, ma ben strutturata per dare al singolo punto vendita la libertà di iniziativa per calibrare la sua indole e la comunicazione. Personalmente non so com'è andata, non mancherò di approfondirlo,  spero che i punti vendita abbiano colto l'opportunità di comunicare in maniera no profit, credo infatti che a pari condizioni il consumatore non abbia alternative etiche se non favorire chi promuove questo genere di attività e che pertanto se ben comunicato ciò possa divenire un plus estremamente competitivo. 
Forse fa anche bene al karma aziendale ed è certamente un buon valore da comunicare. 


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Leading hotels attua politiche eco friendly

Leading Hotels era il 2007 quando lanciò la “Leading Green Iniziative”, un progetto a sostegno della riduzione delle emissioni inquinanti di carbonio, nell’ambito della campagna promossa da “Sustainable Travel international” (Sti), ente no profit per l’ecoturismo. La catena donerà a quindi a Sti 50 centesimi di dollaro a notte per ogni singolo ospite che prenoterà il soggiorno sul sito www.lhwgreen.com o tramite booking telefonico, semplicemente menzionando il progetto Leading Green. Ad inaugurare il percorso sulla via dell’ecoturismo è stata la convention Annuale del comparto “Sales and Marketing” di Leading Hotels, in occasione della quale il marchio del lusso si è impegnato a donare a Sti il corrispondente economico del consumo energetico totale degli oltre 200 partecipanti, in relazione a soggiorno, trasporto, sale riunioni e aree comuni. 

Nel ambito del no profit tutto ciò che eco friendly riveste un ruolo sempre più importante. Era ancora il 2007, ma molti sono ancora i modeli e le case history che proporrò per far percepire le potenzialità del no profit sia in termini di immagine aziendale, sia concretamente in termini di comunicazione e vendite. 
Personalmente ritengo che faccia bene anche al karma aziendale. 


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Bravonet e Hp, in partnership con alcuni fornitori, per i bambini del Tibet



Era il 2010 quando alcuni attori del turismo organizzato italiano scesero in campo per aiutare i bambini esuli e orfani del Tibet dell’Associazione Tibet House Foundation Italy e dell’Istituzione No Profit Tibetan Children Village, il Villaggio dei Bambini Tibetani. I network di agenzie di viaggi Bravo Net e HPVacanze, in collaborazione con Msc Crociere e Alpitour World, Kuoni e Valtur, hanno presentato oggi l’iniziativa “Anche per loro, un inverno al caldo non sarà più un sogno”. La presentazione si è svolta a bordo di Msc Fantasia nel 2010. 
Per tutte le vacanze firmate  firmata Alpitour World (Villaggi Bravo, Francorosso, Viaggidea, Karambola e Volando) Kuoni, Msc Crociere e Valtur prenotata in una delle agenzie di viaggi Bravo Net e Hp Vacanze entro il 31 gennaio, è stata devoluta una somma che servirà ad acquistare indumenti pesanti e altri generi per i bambini orfani tibetani. 
Complice il periodo natalizio, certamente la crisi che era già in agguato, la volontà di migliorare il karma aziendale ma certamente tutti gli attori  di questa lodevole campagna erano anche coscienti che  a pari condizioni un consumatore se c'è una componente di beneficienza, favorisce l'autore del iniziativa. 
Personalmente mi sono sempre detto che se dovessi vincere al super enalotto aprirei una società di consulenza marketing no profit dedicata a questo genere di comunicazione.  


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domenica 26 febbraio 2012

Coca Cola vuole chiudere con le arance di Rosarno.

Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno, ha recentemente dichiarato : " .... il proprietario di un'azienda mi ha informato che la Coca Cola ha disdetto il contratto per tutelare la sua immagine..". Le polemiche riguardano le discriminazioni subite dagli immigrati e la crisi dei produttori che ritenendosi sotto pagati, fanno marcire le arance sugli alberi. Rosarno, non nuova alle cronache nostrane, a causa di alcune rivolte di immigrati e molti problemi di ordine pubblico, è recentemente arrivata alla ribalta della stampa internazionale; The Indipendent, quotidiano britannico, ha infatti recentemente pubblicato un servizio in cui si descrivono le condizioni di schiavitù degli immigrati che raccolgono i frutti usati per la Fanta, marchio Coca Cola.

Difficile appurare in queste situazioni quale sia la causa e quale sia l'effetto, se la Coca Cola ad imporre prezzi troppo bassi o ad alimentare questa situazione continuando più o meno comprare le arance a Rosarno, certo è che se come dice il sindaco di Rosarno sta chiudendo i contratti .... la Coca Cola non vuole permettersi di rimanere invischiata in questa situazione.
Inutile sottolineare quanto la reputazione aziendale trascenda ormai la semplice qualità del prodotto venduto e vada sempre più a toccare ambiti un tempo ritenuti meno importanti quali lo status del personale, i rapporti con i fornitori ed un dialogo sereno con il consumatore.

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Pinterest, il social network delle immagini


Pinterest è la fusione di 2 parole ovvero pinboard (bacheca) e interest (interesse).
Sono in molti a scommettere sul nuovo facebook, un nuovo social network fatto di immagini, dove la bacheca di ciascun utente è una vetrina con tutte le cose che gli sono piaciute navigando in rete. Al momento una grande start up (dieci millioni di utenti a tempo di record).
Meno intuitivo di facebook, ma più emozionale .... vedremo se c'è effettivamente uno spazio per un nuovo social network o come si dice si va verso community più verticali e meno generaliste.

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giovedì 23 febbraio 2012

Le responsabilità del licenziante.


La responsabilità fondamentale del licenziante consiste nella tutela legale dei propri beni attraverso il trademark e la registrazione del copyright. I trademark tutelano i nomi e di logo che distinguono i prodotti di una società da quelli di un’altra: il copyright tutela le valenze creative di un bene, nei casi in cui è costituito da immagini, musica e testi scritti.
L’immagine grafica del bene, che si tratti di un’immagine, una firma, un logo o un simbolo grafico, è una creazione ed il suo uso avviene sotto il controllo del licenziante. I licenzianti preservano pertanto l’immagine dei propri beni redigendo una guida di stile, la quale indica l’uso appropriato di logo, illustrazioni, immagini e altre caratteristiche del bene, guida di stile che spesso mostra una serie di potenziali applicazioni per merci tratte da categorie di prodotti selezionati.
La seconda responsabilità è la selezione accurata dei licenziatari in maniera da garantire un certo standard di prodotto.
Una volta che i licenziatari sono stati selezionati, inizia da parte del licenziante un’accurata procedura di approvazione del prodotto.  Tutti i prodotti del licenziatario devono infatti essere approvati dal licenziante. Le lunghe e scrupolose procedure di approvazione vanno a beneficio di entrambi , in quanto se si garantisce un certo standard migliora l’immagine complessiva del brand  e quindi migliora la capacità di quel bene di sostenere la vendibilità.
Ultima responsabilità del licenziante è la supervisione anticontraffazione, questo aspetto è  molto importante in quanto se merce contraffatta e scadente riesce ad arrivare sul mercato ne deriva un danno che colpisce in primis il licenziatario in termini di di concorrenza, ma che alla lunga va deteriorare la brand reputation del licenziante distruggendone di fatto il valore.    

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Vantaggi e rischi del licensing


Il vantaggio principale per il licenziante è che è generalmente un introito extra e quindi una fonte di reddito sussidiaria, anche se è sempre più vero il contrario, ad esempio oggi in tutto ciò che è produzione televisiva e cinematografica è considerata una voce sempre più importante su cui in certi casi si basa l’intera produzione. Il vero vantaggio per il licenziante dovrebbe però essere l’opportunità di offrire migliori opportunità di commercializzazione incrociata dei prodotti ed una più incisiva presenza sul mercato al dettaglio, dal momento che permette di offrire una scelta di prodotti più ampia nelle varie categorie.
I vantaggi per i licenziatari si registrano in primo luogo in termini di visibilità, in altre parole il produttore che non sia detentore di un marchio conosciuto, tramite il licensing può risultare subito associato ad un marchio famoso, traendo un vantaggio immediato dalla riconoscibilità del bene, risparmiando il tempo e la spesa connessi alla costituzione di un marchio aziendale.
Vantaggi immediati si hanno anche in termini di canalizzazione, in quanto i rivenditori del prodotto licenziante accolgono generalmente in maniera sollecita i nuovi prodotti del licenziatario.   
Dal punto di vista economico i rischi per i licenzianti, dovendo incassare una royalty sulla base delle vendite ed essendoci un acconto minimo garantito che copre largamente i costi di gestione, sono piuttosto limitati; la minaccia vera consiste invece nella perdita seppur parziale del controllo del prodotto, ed è pertanto necessario un controllo costante in tal senso. In altre parole una produzione scadente danneggerà un brand conosciuto per la sua qualità, la tutela principale che si deve ottenere è che i prodotti su concessione non alterino in alcun modo l’integrità del brand di base.
Il rischio per il licenziatario è invece di natura finanziaria – imprenditoriale sia per quanto concerne l’investimento iniziale della royalty minima garantita non recuperabile a prescindere dai risultati di vendita, sia per quanto il licenziatario dovrà affrontare in termini di ricerca, sviluppo e produzione del bene che è  chiaramente tutto a carico del licenziatario.    

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Il licensing


Il licensing consiste nella concessione di vari generi di diritti di leasing – diritti di concessione d’uso – su un’entità soggetta a tutela giuridica (trademark o copiright), diritti garantiti per uno scopo specifico, per un’area geografica delimitata e per un periodo di tempo determinato, in cambio di un pagamento.
Il proprietario di un bene è noto come il licenziante, mentre il titolare dei diritti sul bene in concessione è detto il licenziatario. L’elemento fondamentale del pagamento è la royalty che generalmente consiste in una percentuale del prezzo complessivo di vendita per ogni prodotto venduto. E’ generalmente previsto il pagamento di una royalty minima garantita , o garanzia, a prescindere dalle vendite realizzate che è generalmente versata in anticipo a titolo di acconto.
Nato a inizio secolo con Peter Rabbit di Beatrix Potter, sviluppatosi con Charlie Chaplin , il boom del licensing risale agli anni settanta quando fenomeni quali la Pantera Rosa e i Muppets fecero scuola in tal senso. Guerre Stellari realizzato nel 1977, dà inizio al vero proprio business del mondo del licensing .

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Expedia lancia la nuova versione di Expedia Trip Companion.


L'applicazione Facebook della Olta permette di pianificare il proprio viaggio, offrendo informazioni utili e suggerimenti, provenienti da fonti autorevoli come Frommers, l'editore delle omonime guide, dalle recensioni di Yelp e grazie alla possibilità di condividere approfondimenti con gli amici che la stanno già utilizzando. Per favorire la navigazione, i contenuti sono stati suddivisi in tre sezioni: 'Esplora la città', 'Guida di viaggio personale' e 'Info utili'.
L'applicazione, inoltre, è in grado di creare un itinerario personalizzato visualizzando i maggiori punti d'interesse sulla mappa della città.
Sarà quindi presto violato il confine tra social network e market place. A Expedia non interessa soltanto la condivisione di informazioni e dettagli sui viaggi dei consumatori, forse che si prepara a far condividere ai suoi utenti ben altro in facebook. 

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Facebook e google : acquisite 37 aziende in un anno


Google nell'ultimo anno ha varato una vasta campagna di acquisizioni: da gennaio gli investimenti confermati in modo ufficiale o segnalati nei documenti presentati alla Sec, l'equivalente della Consob negli Stati Uniti, ammontano a 13,16 miliardi di dollari per quattro accordi.


L'operazione principale riguarda Motorola Mobility (12,5 miliardi di dollari), un trampolino di lancio dove avviare l'integrazione con cellulari, tablet e dispositivi per la televisione (set-top-box). Segue la società di marketing e promozione pubblicitaria Admeld (400 milioni). Poi Zagat (151 milioni), editore delle storiche guide gastronomiche, e Daily Deal (114 milioni), una startup tedesca specializzata nel commercio elettronico.
Per altri ventidue accordi, invece, le cifre reali non sono state rivelate, ma portano alla luce alcune direzioni di sviluppo di "Big G" per competere con i rivali. A partire dai social network : durante l'anno ha inglobato cinque tra startup e aziende specializzate nell'analisi e nella gestione delle reti sociali online (fflick, PostRank, Fridge, SocialGrapple, Katango). Un altro settore dove ha allargato i suoi confini è l'ecommerce, attraverso BeatThatQuote e Sparkbuy. Insegue inoltre Siri, il software Apple capace di capire i comandi vocali: Google prova a recuperare terreno con SayNow per le tecnologie di riconoscimento audio e poi con Clever Sense nei suggerimenti agli utenti.

Facebook dall'inizio del 2012 ha portato nel suo recinto undici acquisizioni. Non sono noti, però, i termini degli accordi. I costi trapelati riguardano Gowalla (circa dieci milioni di dollari) e Beluga: secondo le stime più cautelative sarebbe costata attorno ai 40 milioni di dollari. Non è mistero l'interesse di Facebook per l'espansione su cellulari e tablet in vista del traguardo annunciato di un miliardo di utenti: per accelerare il passo nei Paesi in via di sviluppo ha bisogno di aumentare gli utenti soprattutto attraverso la telefonia mobile che in molte nazioni in Africa e nel Sudest asiatico diventa una porta di accesso alle fasce povere della popolazione locale. La startup Digital Staircase, invece, è una delle ultime scommesse: abilita le modifiche di fotografie e video in tempo reale sui cellulari. E diventa un tassello importante nella competizione con Instagram, un'applicazione software per la condivisione di immagini che ha raggiunto 15 milioni di utenti.

Amadeus e social media : Facebook, linkedin e youtube


Amadeus rafforza oggi la sua presenza su Linkedin, la più grande rete professionale al mondo, creando un gruppo di condivisione - “Professional Travel Group”: uno spazio aperto per utenti profilati e tutti gli attori del business travel, dai travel manager al personale dell’ufficio acquisti alle agenzie leisure. Qui tutti avranno modo di avviare discussioni, creare momenti di condivisione e di scambio di informazioni.



Già attiva da circa un anno su Facebook, Amadeus da oggi rinnova la grafica e i contenuti, evidenziando tutte le novità per le agenzie di viaggi, i tour operator ma anche i viaggiatori, dando spazio all’intrattenimento e la condivisione di esperienze di viaggio.

Amadeus ha, infine, avviato il restyling della pagina YouTube, repository di video, eventi e prodotti. Il canale offre una vetrina di video tutorial, dedicati sia al mondo delle imprese sia agli utenti appassionati di viaggi ed è di supporto alle altre piattaforme social.

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Carnival raggiunge un millione di fan su facebook


Un milione di fan nella pagina dedicata di Facebook. Il traguardo è stato raggiunto da Carnival Cruise Line e si tratta della prima volta che una compagnia di crociere raggiunge questo risultato. Il social media è stato recentemente usato anche per seguire in diretta il lancio della nuova unità, la Magic, inaugurata a Venezia.
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L'Australia supera i 2 milioni di fan su Facebook


L'Australia supera i 2 milioni di fan su Facebook e diventa la destinazione turistica più popolare del social network. L'escalation della fan page del Paese, a partire dal suo lancio nel maggio 2008, ha avuto una progressione senza eguali. Basta considerare che solo nel corso dello scorso anno ha raccolto 855mila sostenitori.

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Twitter supera i cinquecento millioni di utenti


È una soglia attesa, quella del mezzo miliardo di iscritti per twitter, il social network che consente di inviare messaggi più brevi di un sms. Secondo le rilevazioni del web, il taglio del traguardo è avvenuto poche ore fa.


Ma sono cifre discusse. La previsione di raggiungere 500 milioni di utenti viene calcolata in modo indiretto, a partire dal numero progressivo delle registrazioni. E non considera, ad esempio, le cancellazioni di chi ha chiuso la sua pagina personale.
A settembre dell'anno scorso TWITTER dichiarava di avere 200 milioni di iscritti. L'annuncio del giro di boa sta alimentando un dibattito su internet per capire l'evoluzione di una rete sociale online entrata nella comunicazione in diretta di attori, giornalisti, politici, imprenditori. E accende i riflettori sui suoi orizzonti di crescita.

Il fatturato di twitter sale da 139,5 milioni di dollari durante l'anno scorso a 500 milioni di dollari nel 2014. Ad alimentare la macchina da soldi sono gli annunci commerciali. È una strategia costruita nel tempo e adattata alle sue modalità di comunicazione che non permettono di scrivere testi più lunghi di 140 lettere.Prima ha varato i messaggi sponsorizzati (chiamati promoted tweets): il primo era firmato dal sito d'informazione Advertising Age. In seguito ha sperimentato le tendenze sponsorizzate (promoted trends). Il costo per ventiquattro ore è di 120mila dollari: la pagina di twitter mostra i nomi degli inserzionisti accanto alla classifica con gli argomenti più discussi del giorno. Il primo è stato inviato con Toy Story 3. E poi ha lanciato gli account promozionali.
Il social network punta alle inserzioni "fai da te": prevede il lancio di una piattaforma che permette agli utenti di costruire i messaggi promozionali e pagarli, come già avviene con Google e Facebook. È accessibile per adesso a 10mila clienti e sarà operativa dal mese prossimo. Finora, invece, aveva aperto le porte soprattutto alle grandi aziende.
Twitter può contare inoltre sugli accordi di partnership: l'intesa con Microsoft vale trenta milioni di dollari e di recente ha iniziato la collaborazione con il motore di ricerca Yandex. Alla fine dell'anno scorso ha iniziato le sperimentazioni con alcuni programmi televisivi negli Stati Uniti per gestire l'invio in tempo reale di messaggi da mostrare sullo schermo: collabora con Mass Relevance, una startup che prevede di aprire le porte agli inserzionisti durante le trasmissioni in diretta. E all'orizzonte twitter coltiva il progetto di una quotazione in Borsa.

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mercoledì 22 febbraio 2012

Facebook e linkedin, con KLM si potrà scegliere il compagno di viaggio


Novità in arrivo per tutti i viaggiatori Klm: la compagnia olandese sta mettendo a punto un programma che darà la possibilità di scegliere la persona che viaggerà vicino a noi in aereo. Al momento della prenotazione si potranno visualizzare i profili Facebook e LinkedIn di quelle persone che hanno deciso di partecipare all'iniziativa, in modo da scegliere quale posto prenotare. 


Il vettore europeo non è il primo a sperimentare questa idea: infatti già da tempo Virgin Atlantic e Malaysia Airlines hanno introdotto servizi simili, riscontrando un buon successo sulle loro rispettive pagine Facebook.

Apple vola e vale quanto il belgio


Apple vola, al prossimo G20 in Messico potrebbe anche sorgere il dubbio se invitare o meno la creatura di Steve Jobs a prendere parte ai lavori. Per la prima volta nella sua storia Cupertino ha superato la soglia dei 500 dollari per azione, portando la sua capitalizzazione a oltre 468 miliardi di dollari insidiando il Pil del Belgio, ventesima potenza economica mondiale, fermo a 472 miliardi di dollari. Il Ftse Mib di Piazza Affari vale, in dollari, 255 miliardi. Poca più della metà.

 
Dalla morrte di Steve Jobs il valore di Borsa è cresciuto del 32%: la capitalizzazione è esplosa da 353 a 468 miliardi. Una velocità che - se mantenuta - si tradurrebbe in una progressione del 116% in 12 mesi. Gli iPhone venduti, 37 milioni, sono più dei  bambini venuti alla luce, in tutto il mondo. 





Numeri da paura che bisogna in ogni caso capire se sarà in grado di mantenere nel tempo? Non amo il culto della persona, credo nelle squadre e nel confronto costante soprattutto con l’uomo della strada, ma non ho ancora capito come collocare in tutto questo Steve Jobs.
Insomma potendo scegliere preferirei possedere il Belgio....




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martedì 21 febbraio 2012

Accor geolocalizza la fidelizzazione

Accor lancia A|Club Places, un’applicazione Facebook che permette ai membri del programma fedeltà A|Club di guadagnare punti bonus. A|Club Places è la prima applicazione geo-localizzata lanciata da un gruppo alberghiero internazionale: ogni volta che un membro A|Club soggiorna in uno dei 2.300 hotel che aderiscono al programma e si geo-localizza tramite l’applicazione, potrà guadagnare badge. Questi badge, che premiano la frequenza di soggiorno in hotel, la varietà delle destinazioni, la fedeltà ad un tipo di hotel, etc, faranno guadagnare ai membri punti A|Club, che potranno essere riscattati come voucher premio da utilizzare negli hotel Accor, con i partner del programma o essere convertiti in miglia aeree.

Il lancio di questa applicazione si inserisce nella strategia di sviluppo di Accor sui canali internet, sulla telefonia mobile e sui social network. Le vendite attraverso questi canali di distribuzione diretti rappresentano quasi il 29% del totale delle vendite del Gruppo.
Da quando è stato lanciato, tre anni fa, il programma fedeltà di Accor si è sviluppato rapidamente. Oggi conta già 8,3 milioni di membri in tutto il mondo che rappresentano oltre il 18% delle vendite. Nell’ambito della nuova strategia dei marchi Accor, a marzo 2012 il programma fedeltà sarà rinominato Le Club Accor Hotels.


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