martedì 4 marzo 2014

Qual'è oggi il valore di un BRAND?

Il mio percorso professionale è sempre stato affiancato dal clichè da manuale per cui il “marchio di un’azienda è il suo patrimonio più importante”, spesso considerato più prezioso della tecnologia o dei brevetti o dall’abilità manifatturiera.  Oggi è più chiaro che l’ascesa dei marchi, è stata storicamente , la risposta a un ambiente più povero di informazioni; in altre parole quando i consumatori dovevano basarsi sulla pubblicità e sulla loro passata esperienza, i marchi erano un assicurazione di qualità, in quanto si dava per scontato che i prodotti di certe aziende fossero garanzie di qualità e quindi la fidelizzazione era un modo per ridurre il rischio.



Il tasso di fidelizzazione alla marca era del 80%. Oggi è al 25%, Perché?

Oggi i consumatori possono consultare pagine e pagine di ricerche su qualsiasi argomento. Il ROPO (Reasearch On line Purchase Offline) ha raggiunto 80% ed un prodotto scadente può diventare con i social network un boomerang per un brand.
Oggi ogni prodotto deve dimostrare da solo quanto vale.

Non ci si può adagiare sui risultati passati e il sovrapprezzo che un brand può imporre si è ridotto. Chi fa un prodotto superiore lo può far pagare di più, ma se il gradimento è uguale a quello della concorrenza il prezzo dev’essere simile. I nuovi arrivati possono quindi competere con i giganti. Oggi, anche per questo, il mercato è quindi in subbuglio … il valore di un’azienda si misura sul suo ultimo prodotto.  

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