Sono ormai 3 anni esatti che non lavoro più in tour operator
e sono più di 10 anni che non faccio più l’imprenditore, ma mi dispiace
riscontrare che poco è cambiato.
Ho un rapporto
consulenziale con praticamente tutti i miei clienti (che mi sono simpatici),
molti mi espongono i loro progetti e ad alcuni di questi progetti sono invitato
a collaborare attivamente ed ancora questa settimana parlando con due di loro ho
riscontrato lo stesso problema :
la tecnologia dei tour operator italiani.
Non voglio criticare nessuno, anzi, anche se ho avuto sempre
molta propensione per la tecnologia, c’è anche molta auto-critica in tutto ciò.
Il problema a mia opinione è stato determinato da tre
fattori interconessi tra di loro :
- Conflitto multicanale – Se i
tour operator vendono ai consumatori direttamente … le agenzie non li vendono
più! Se i tour operator non possono vendere ai consumatori Internet e la
tecnologia quindi non servono!
- Denaro – La tecnologia costa! I
margini dei tour operator sono bassi! E’ quindi meglio investire in altre cose.
- Nanismo – Il mercato italiano
dei tour operator è composto da PMI (piccole medie imprese) che, tranne poche
eccezioni, ha puntato più sul valore sartoriale e quindi artigianale della
propria operatività … tralasciando la tecnologia in quanto considerata
opportunisticamente (denaro) industriale.
- Know How – La maggior parte dei
titolari e dei top manager dei tour operator ha limitate conoscenze
tecnologiche. Certe competenze non solo sono state quindi trascurate, ma a mia
opinione quasi demonizzate nella selezione delle figure manageriali. In altre parole più
ciniche. Non solo pochi titolari e senior manager nel nostro settore
apprezzano, ma molti considerano un fastidio avere in azienda un grillo parlante
che ne sa di tecnologia. Sono persone che fanno paura, rompono e possono domani
toglierti la poltrona ….
Il problema è che il mondo è cambiato! La tecnologia è
cambiata, ma soprattutto è cambiata la sua diffusione … è diventata una vera e
propria commodities a cui tutti noi abbiamo e avremo sempre più accesso!
Le agenzie con cui i tour operator non volevano entrare in conflitto facendo B2C sono oggi spesso tecnologicamente più competenti. … i clienti finali, il cui individualismo è stato esponenzialmente sviluppato da queste nuove opportunità, sono molto cambiati e hanno sviluppato aspettative di servizio e competenze tecnologiche molto forti, hanno molta più scelta e vogliono delle cose diverse per le loro vacanze.
La cosa che mi turba e che probabilmente mi ha spinto a
scrivere questo post è che sono quasi 5 anni che lavoro per aziende estere
(Spagna, EAU e Svizzera) e posso dirvi che se da un lato i tour operator negli
altri paesi hanno dovuto rivedere molto dei loro modelli di business, questi in
molti altri paesi hanno ancora oggi un posizionamento e numeri di tutto
rispetto!
La verità infatti non è che la tecnologia permette di
vendere al consumatore finale, ma che questa impatta a 360° su tutto il
business e in particolare nei seguenti aspetti
- Prodotto
- Competitività
- Multicanalità
- Automazione processi e Logistica
- Export – Internazionalizzazione
- Comunicazione
- Commerciale
- Strategie e Business development
In altre parole la tecnologia coinvolge e dev'essere oggi integrata con le competenze di tutta l'azienda e ciò é imprescindibile per competere, comunicare, vendere, fare margini e in alcuni casi sopravvivere.
Ho quindi deciso di scrivere questo post, già troppo lungo
per un blog, ma dato che in realtà c’è materiale per un trattato … farò diverse uscite in cui saranno esposti nel dettaglio quelle che, a mia opinione e sulla
base delle mie limitate competenze, possono essere gli approfondimenti
interessanti, le soluzioni e le prospettive in proposito.
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