martedì 29 gennaio 2013

Mosaici con QR code lungo la spiaggia di Ipanema (RIO)


Rio de Janeiro è famosa per i mosaici sui marciapiedi. Su quelli che fiancheggiano la spiaggia dell'Arpoador . I primi due sono stati inaugurati alla fine della spiaggia di Ipanema. I codici sono realizzati con gli stessi tasselli  bianchi e neri che compongono le decorazioni di uccelli, onde e pesci lungo la passeggiata.

Chi fotografa il codice ha accesso ad una app che fornisce informazioni in portoghese, spagnolo e inglese e comprende una mappa della zona. Il programma prevede la realizzazione di trenta mosaici con codice entro il 2013.
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venerdì 25 gennaio 2013

Viral video per TNT in Netherlands

Pochi ricorderanno il lancio del canale di azione di TNT in Belgio (clicca per post), adesso stanno aprendo in Netherlands e nel loro stile da film di azione - candid camera hanno creato una nuova rocambolesca scena alle spalle degli ignari passanti.



Da amante di film di azione e curioso di vedere cosa si inventerebbero in Italia e soprattutto come sarebbero le reazioni italiane ad una situazione del genere non vedo pertanto l'ora che aprano un canale di azione anche in Italia.

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lunedì 21 gennaio 2013

Facebook search


Il primo indizio è arrivato da rumors americani che hanno insinuato che un motore di ricerca potrebbe mettere ordine tra le attività degli utenti e che ciò sarebbe funzionale a far crescere gli utili di facebook in termini pubblicitari. Il secondo indizio è che  sono ormai alcuni mesi che  Facebook (Bot-shares) ha iniziato a raccogliere una straordinaria quantità di informazioni dai siti che scandaglia, e i bot servono ai motori di ricerca per scansire, mappare, analizzare ed archiviare le pagine di un sito web.

«Qualcuno mi consiglia un libro?» è una domanda abbastanza frequente tra gli status su Facebook. Un film, le vacanze per l'estate o il locale per il sabato sera. Il social network rende più semplice il meccanismo più antico del mondo: chiedere un consiglio alle persone che conosciamo, le persone di cui proprio perché ne consociamo gusti e affinità elettive ci fidiamo maggiormente.
La verità è che facebook ha lanciato graph search. In sostanza una risposta organica a questo genere di domande. Un motore di ricerca che indaga le attività fatte dagli utenti all'interno del social network oppure sui siti che Facebook ha abbracciato da quando, con Open Graph, è uscito dai suoi confini con i tasti like. 

Facebook nasce da una diversa visione rispetto a Google: il web della ricerca via algoritmo contro il web sociale fatto da amici, interessi, informazioni di significato. L'arrivo di un motore di ricerca interno non è una rivoluzione ma piuttosto un'evoluzione della natura di Facebook. Metterà ordine nel flusso un po' confuso di status, foto, like e apps all'interno della bacheca per un uso on demand. Per ogni domanda, arriveranno risposte a partire dai nostri amici e poi, per livelli di privacy impostati in precedenza, gli amici dei nostri amici. Il suo obiettivo è tenere al suo interno gli utenti il più possibile, aumentandone con sequenzialmente l’audience che ricordiamo on line è sempre misurabile o forse banalizzando, la sfida tra Google e Facebook è quella di essere scelti dagli utenti come pagina iniziale del proprio browser, o più concretamente l’obiettivo trattenere gli utenti con nuovi servizi e ingolosire in questo modo il mercato pubblicitario, per ora dominato da Google. Per dare un'idea delle proporzioni, nel terzo trimestre 2012 il motore di ricerca ha registrato ricavi per 14,10 miliardi di dollari mentre nello stesso il giro d'affari di Facebook è stato di 1,26 miliardi di dollari (1,09 provenienti dalla pubblicità). Con il miglioramento delle funzioni di ricerca Facebook può ricalcare il modello Adwords di Google con i risultati sponsorizzati.

Cambia il modo di immaginare la ricerca: gli utenti sono in grado di porre domande non soltanto per parole chiave, ma in modo più articolato. A orientare l'esplorazione possono essere anche gli interessi. Ad esempio, la "musica che piace ai miei amici", "le nazioni dove sono stati i miei amici", oppure "trovare persone che hanno espresso una preferenza per Obama, Monti o Berlusconi”, o domande ancora più complicate e specifiche come “la musica che piace alle persone che sono musicisti o deejay". Generalizzando graph search crea immense possibilità combinatorie che possono essere raffinate attraverso un pannello dove selezionare gli elementi in modo da filtrare i risultati desiderati.
Un'anteprima di Graph Search è accessibile da qui (https://www.facebook.com/about/graphsearch): avrà una barra in alto visibile in ogni pagina, dove gli utenti potranno restringere il campo di ricerca in modo progressivo. E’ solo l’inizio ma lascia intravedere una complessa intelligenza artificiale. Può contare sul social network su cui poggia il grafo sociale costruito dai suoi iscritti che è il più grande mai esistito. 

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mercoledì 16 gennaio 2013

Dove va il sangue?


 “Quando ero al college – continuò, - l’economia era malmessa. Erano gli anni settanta. Stagflazione. Ma si fiutavano nell’aria le opportunità.  Gli Stati Uniti stavano passando dall’industria al terziario, un cambiamento enorme più evidente di qualunque cosa avessimo mai visto…… “
In questo passaggio sono due generazioni che si confrontano … entrambi nati poveri …

“L’economia è un animale, - continuò Jim –  Si evolve. Prima ha bisogno di muscoli. Poi tutto il sangue che rimane può affluire al cervello. Era lì che volevo essere. Nella finanza. Nella centrale di controllo. E ora ci sei anche tu. Tu sei il sangue che affluisce da una parte del corpo di cui la specie non ha più bisogno. La coda. Come me. Noi veniamo da luoghi ormai superflui.“
Chi legge il mio blog sa che sono spinto da un’insanabile curiosità su quanto sta avvenendo nel ns. mondo convinto che ci sia una nuova via per la ricerca della serenità. Specifico questo aspetto in quanto il post che mi sto accingendo a scrivere è una citazione letteraria, pertanto diversa per forma e contenuto dai post che vengono normalmente fatti in “Laboratorio”.
Questo pezzo del  “Fondamentalista riluttante” di Mohsin Hamid… non ho ancora capito perché mi piace così tanto, mi fa pensare … mi dà una speranza … conferma il mio ottimismo basato sulla perfettibilità evolutiva … quel che certo è che anche se lo sto soltanto iniziando a intuire è importante capire dove andrà adesso il sangue. 

martedì 15 gennaio 2013

Consigli per rispondere alle critiche nei social network

C’è una relazione stretta e diretta tra la capacità di mantenere una presenza efficace sui social media e quella di saper gestire commenti e critiche online. Elenco di seguito in maniera apparentemente incoerente una serie di consigli per rispondere in maniera a mia opinione corretta a commenti negativi in social network e forum.


  • Decidere se il commento necessita o meno di una risposta. Spesso i commenti negativi sono aggressioni aperte finalizzate a destabilizzare e può essere pertanto meglio non rispondere lasciando a altri le eventuali bacchettate per poi moderare invece moderare i toni.
  • Approfondite e capite il problema e se esiste riconoscetelo, non basta però riconoscere la colpa, è spesso necessario comprendere la prospettiva di chi vi parla … cercate di capire che cosa vorrebbe sentirsi dire utente e cosa vorrebbe che fosse la risposta il pubblico.
  •  Cercate in ogni caso di spostare il tutto sui mezzi più idonei per la privacy. E’ molto efficace facilitare il contatto con eventuale responsabile del problema.
  • Se utente ha ragione, scusatevi. Spiegate le vostre ragioni. Date una spiegazione al cliente relativamente alla problematica emersa. La risposta va data in maniera chiara, senza giri di parole e senza arrampicarsi sugli specchi. Se il problema si è verificato realmente non ha senso rispondere accampando delle scuse insensate.
  • Se utente ha torto può essere necessario, spiegate la vostra posizione (= la posizione aziendale) in toni pacati e con argomentazioni valide, evitate toni troppo formali e linguaggio tecnico. Non siate noiosi e altezzosi.
  • Rispondete onestamente. L’utente è abile nel capire se si sta cercando di raggirarlo o prenderlo in giro. I clienti che scrivono commenti negativi sono spesso molto diretti ed espliciti. On line la m…a viene sempre a galla.
  • Risultare comprensivi e aperti alla critica mettendo al centro dell’attenzione il cliente per risolvere un problema. Utente che aggredisce sui social network gli piace essere al centro dell’attenzione … al pubblico d’altra parte piace che il cliente sia al centro del interesse aziendale.  
  • Correggere disinformazione con fatti, informazioni, link e statistiche, ma senza arroganza e linguaggio tecnico, ricordatevi di essere in un social network e che pertanto tutti Vi devono capire.
  • E’ consigliabile parlare in maniera umoristica, leggera e con umiltà, senza mai perdere però di vista il problema e la prospettiva del utente.
  • Siate creativi nella soluzione del problema andando oltre alle apparenti aspettative del utente e del pubblico.
  • Educazione. E’ l’aspetto più importante che non deve mai mancare. Mantenete sempre le regole del buon costume. Restate professionali e non abbassatevi a livelli dell’ospite maleducato. Ciò contribuirà a mettere in risalto la vostra professionalità e chi leggerà il commento avrà una buona impressione.
  • Ringraziate. Non bisogna ringraziare solo per i complimenti, ma anche per le critiche. Sbagliando si impara!
  • Trasformare la recensione negativa in positiva. Ricordatevi che le prime recensioni ad essere  lette sono quelle negative, bisogna quindi concentrare la propria attenzione sulle recensioni più negative in modo tale da “esaltare” le qualità della propria struttura.

In questo blog parlo spesso di ascolto. Ascoltare una critica spontanea in un social network ... osservare le reazioni del pubblico e capirne quindi i bisogni ... può essere spesso più utile di un brainstorming con il Vs. management. 


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lunedì 14 gennaio 2013

Taxitaly


Taxitaly serve a verificare in tempo reale il tragitto e le tariffe! In primo luogo è possibile visualizzare i costi delle tariffe standard da e per gli Aeroporti principali; in secondo luogo grazie a Taxitaly puoi calcolare un percorso preventivo per darti un’idea sul costo di uno specifico tragitto che dovrai compiere.

E’ inoltre possibile tracciare il percorso che il taxi su cui sei a bordo sta compiendo, grazie all’utilizzo del GPS integrato nell’iPhone, per poterne verificare la tariffa in tempo reale. In questo modo, tra le altre cose, puoi verificare l’onestà del tassista di turno, confrontando il suo prezzo al termine della corsa con quello stimato in precedenza grazie all’app. Disponibile in lingua italiana ed in lingua inglese, Taxitaly attualmente è attiva per le sole città di Roma e Milano, ma già a partire dal 2013 sarà possibile usarla anche a Torino, Firenze, Napoli e in altre città italiane. Taxitaly è disponibile su App Store per dispositivi iOS (iPhone, iPad e iPod Touch) al costo di € 0,89
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martedì 8 gennaio 2013

Consigli di Seo e Social networking per il turismo 2.0


Gli operatori turistici devono oggi essere particolarmente attenti ad aspetti come il posizionamento sui motori di ricerca o le strategie social.
Promuovere un portale turistico attraverso strategie SEO e di web marketing diviene, quindi, fondamentale, ma anche piuttosto difficile a causa della crescente concorrenza.
Un modello in tal senso è sicuramente la Toscana che con gli oltre 172.000 fan di Facebook ha registrato più 300mila interazioni. La Toscana è al primo posto nel coinvolgimento della propria audience; ogni post ottiene in media 486 interazioni. Per Foursquare prima destinazione italiana per numero di follower, ad oggi ne registra 15.500. Quali sono dunque gli step chiave per una buona strategia SEO e social applicabile ai portali turistici ?
Individuazione degli obiettivi
Prima di mettere in atto vere e proprie strategie atte ad aumentare la visibilità di un portale turistico, è fondamentale che si abbia chiaro quali sono i propri obiettivi, in termini di traffico, ma non solo.
Affinché gli obiettivi, una volta definiti, siano misurabili, bisognerà conoscere nel dettaglio le attuali performance del portale, se è già online, e individuarne di conseguenza le maggiori criticità e, viceversa, eventuali eccellenze su cui puntare. Si vogliono raddoppiare le visite, si vogliono triplicare le richieste di prenotazione o le registrazioni alla newsletter, ecc.

La scelta delle parole chiave
In base a questi obiettivi andranno  pertanto scelte le parole chiave da utilizzare poi nell’ottimizzazione dei contenuti e nella promozione. Il macro-obiettivo è naturalmente quello di far apparire il portale turistico ai primi posti nei risultati di ricerca dei principali motori, per le parole chiave di nostro interesse.
 Il processo che porta a scegliere le parole chiave di nostro interesse passa dall’analisi delle nostre statistiche e dall’osservazione del posizionamento dei nostri concorrenti con le medesime chiavi di ricerca.
La scelta di puntare su key molto competitive o su termini più “alternativi” è soggettiva e guidata in primis dai nostri goal.


Posizionarsi per una key-phrase del tipo “hotel Roma” potrebbe essere il sogno di molti siti di settore, ma scegliere di puntare, ad esempio, su “offerte last minute hotel Roma” oltre a semplificare il lavoro SEO, riducendo tempi e costi, potrebbe anche portare un numero notevolmente più alto di prenotazioni online, o accessi al sito per richieste di informazione.
Posizionamento sui motori di ricerca
Una volta scelte le parole chiave su cui puntare, bisognerà lavorare per potersi posizionare in modo da apparire agli utenti che impostano la ricerca in base a queste tra i primi risultati proposti dal motore. La migliore strategia è quella di offrire all’utenza, e agli addetti ai lavori, servizi e contenuti di qualità, così che siano gli stessi albergatori, o le altre strutture recensite sul portale turistico, a linkarlo come fonte utile ed autorevole.
Stessa cosa potrebbero fare sui loro blog o dai loro profili social i viaggiatori soddisfatti.
Strategie di Web Marketing
Oltre al posizionamento sui principali motori di ricerca, un portale turistico in cerca di visibilità potrebbe poi sicuramente trarre dei benefici da campagne pubblicitarie su AdWords e/o Facebook.
Molto importante è anche in questo caso la scelta delle parole chiave, in base ai propri obiettivi, ma anche in relazione al target e al budget a disposizione.
Quando si crea una campagna è molto importante il messaggio, così come eventuali immagini associate ad esso, in base al target da raggiungere, individuato in base a parametri quali: età, sesso, provenienza geografica, ecc.
E’ buona norma creare più versioni del medesimo messaggio pubblicitario e monitorare quali ottengono le migliori performance, in particolare un click through più elevato e, quindi naturalmente maggiori conversioni.
La presenza sui Social Network


I Social Network hanno un peso sempre maggiore e anche i portali turistici spesso dispongono di pagine Facebook, profili su Twitter, ecc. Il problema è che in molti casi, come d’altra parte capita ad altre tipologie di siti e aziende, queste pagine vengono amministrate male.
Essere presenti sui più noti social network non è obbligatorio e di sicuro non lo è essere presenti su tutti.
 La presenza sui social network dovrebbe servire a rafforzare la reputazione e l’aspetto “umano” di un brand.
Un portale turistico potrebbe, ad esempio, valorizzare attraverso i social le immagini, meglio se inviate dagli stessi lettori, i racconti di viaggio, i commenti e le recensioni, ma anche proporre contenuti e promozioni riservate esclusivamente ad amici, fan e follower, diversi quindi da quelli riportati sul sito ufficiale.

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lunedì 7 gennaio 2013

Twitter : sempre più politici nel social network


Questo Natale, sono stato in vacanza con un amico esperto di politica, redattore politico di testata nazionale e grande appassionato di twitter (più di 15.000 follower personali) e mi ha aperto un mondo sul cinguettare in politica.  
Capi di Stato o primi ministri: tre su quattro hanno una pagina ufficiale nel social network Twitter e scrivono micropost per dialogare con il pubblico online. L'anno appena concluso ha contribuito a un salto in avanti nella partecipazione. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è in cima alla classifica con 25 milioni di iscritti che ricevono i suoi messaggi (followers). È stato il primo a scommettere sulle conversazioni con i cittadini o a capire la linea diretta che i cinguettii instauravano con il mondo della stampa e della comunicazione. Certamente aiutato dall’età media sud americana  il secondo posto è invece di Hugo Chavez.

Il primo capo di Stato europeo è l'inquilino dell'Eliseo Francois Hollande, che è però solo sedicesimo. Hanno scalato presto posizioni due "new entry" approdate su Twitter nell'ultimo anno, come il primo ministro indiano Manmohan Singh e il premier nipponico Shinzo Abe. Nel 2013 avranno una pagina pubblica su Twitter almeno un capo di Stato o di governo in quasi tutti i Paesi del mondo. Basta pensare che anche il vaticano, uno dei più piccoli paesi al mondo, ha oggi il suo @pontifex.
Quello che viene da pensare è che abbiano talmente poco da dire ... che 140 caratteri non gli possono che bastare. 
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mercoledì 2 gennaio 2013

Smartphone, Android supera Symbian in Italia


Symbian, che a fine 2010 aveva ancora circa il 70% del mercato, è sceso al 31%, complice la costante flessione registrata da Nokia negli ultimi mesi e la partnership dei finlandesi con Microsoft e il suo Windows Phone per la maggior parte dei modelli di punta. Al suo posto svetta ora Android, con una fetta del 36%, davanti ad Apple iOs (stabile intorno al 12%, in attesa di registrare l'impatto delle vendite di iPhone 5), BlackBerry OS (fermo al 7%) e Windows Phone con una quota accreditata  al 5%.

Il salto in avanti della piattaforma di Google allinea il mercato italiano a quelli americano e inglese, dove Android è già da tempo (e di gran lunga) il sistema operativo più diffuso sugli smartphone. In Italia gli apparecchi equipaggiati con il software del robottino verde (Samsung Galaxy in testa) sono preferiti in modo particolare dai giovani: il 39% degli utenti di telefonini android ha infatti meno di 34 anni. Due, fra i tanti, i motivi che spiegano lo storico sorpasso operato ai danni di Symbian: il fattore costi (gli utenti Android dichiarano di spendere la metà per il proprio device rispetto a chi possiede un iPhone) e l'ampissima gamma di dispositivi offerti, che coprono per l'appunto anche la fascia medio bassa del mercato.
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