Va in pensione Windows Live
Messenger, il popolare software di messaggistica istantanea di Microsoft o a
dirla tutta meglio volendo alimentare la già forte popolarità e le doti di
Skype (acquisita nel maggio del 2011 per 8,5 miliardi di dollari), ha deciso di
fondere – con decorrenza primo trimestre 2013 - le due soluzioni in un'unica
applicazione per le telefonate via Internet, le videochiamate e le chat. Chi ha
un account attivo su entrambi i programmi potrà a propria volta unirli,
gestendo di conseguenza una sola lista di contatti.
Migrazione, quella
ufficializzata da Microsoft in un post apparso sul blog di Skype, di fatto
anticipata un paio di settimane fa con il rilascio della versione 6.0 di Skype
per Windows e Mac, che già abilita le comunicazioni con i dati di Messenger
previa autenticazione delle proprie credenziali. Il salto in avanti su cui
punta la compagnia americana, per attrarre a sè gli utenti Internet è
fidelizzare la propria comunità online al cospetto dei servizi online di
Google, è soprattutto per coloro che operano ancora oggi attraverso il
"vecchio" software di messaggistica. Rispetto al passato i vantaggi
sono identificabili nel maggiore numero di dispositivi compatibili con il
servizio, nella possibilità di effettuare chiamate in modalità Voip (Voice over
Ip) sfruttando la consolidata tecnologia di Skype e nel poter video chiamare
tramite smartphone e via Facebook.
Windows Live Messenger è quindi
ormai prossimo ad essere messo fuori servizio dopo circa tredici anni, avendo
fatto la sua prima apparizione nel 1999 in veste di piattaforma concorrente dei
servizi a quel tempo più popolari, e cioè Icq e Yahoo Messenger. Quanto a
Skype, l'attesa è ora tutta per l'integrazione del servizio a bordo della
console Xbox 360, di suo dotata di videocamera digitale e di un microfono
incorporato nel sensore Kinect, per vedere come Microsoft saprà valorizzarne le
funzionalità sfruttando l'infrasruttura di Messenger per farci video chiamare
dalla nostra televisione.
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