domenica 29 aprile 2012

Viral marketing e social media

Il viral marketing raccoglie qualsiasi strategia che incoraggi le persone a diffondere a passarsi l'un l'altra messaggi, influenzando a loro volta un'ulteriore diffusione sociale. Tale strategia potenzialmente dovrebbe permettere di fare esplodere il messaggio del brand portandolo a migliaia o milioni di persone in base al valore virale del messaggio. 
I social media hanno proprio la caratteristica di avere un vastissimo network di contatti che ciascun utente possiede nel proprio profilo e che può quindi mettere al servizio del brand. Uno studio della Harvard University dimostra che l'informazione viaggia attraverso i Social Network 5 volte più velocemente rispetto alla media di tutti gli altri mezzi di comunicazione.
Il buzz marketing per avere però successo deve avere alla base di tutto un’idea forte sulla quale poter innescare il flusso di comunicazione ed in altre parole essere coinvolgente, in caso contrario non c'è social network che tenga.  


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Chiarezza, coerenza e costanza nei messaggi

Una ricerca indica che le persone, prima di prendere una decisione di azione, devono fare esperienza di un messaggio dalle 5 alle 7 volte. Per questo il brand deve comunicare con chiarezza, i messaggi non devono generare confusione; coerenza, occorre ripetere lo stesso messaggio più volte, in maniera che arrivi forte e chiaro alla mente dei nostri stakeholder e con costanza, almeno per qualche mese. 



A maggior ragione una corretta strategia di approccio ai social media richiede assolutamente di essere integrata con tutte le altre azioni di marketing comunication : dalla pubblicità, agli eventi, dalla stampa .... al sito web.  La coerenza crossmediale è oggi indispensabile, siano essi media tradizionali o sociali, on line oppure off line. 


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Storia albori di Internet


La nascita di Internet è fatta risalire al 1969 al interno del progetto Arpanet, finanziato dal ministero della difesa americano, vennero per la prima volta collegati e messi in rete quattro nodi, disposti in quattro università americane (Stanford, Los Angeles, Sanata Barbara e Utah).Da Arpanet venne sviluppata Internet : il termine compare per la prima volta in una pubblicazione del università si Stanford.

Nel 1991, al CERN di Ginevra, Tim Bernes – Lee definì il protocollo http (HYPERTEXT TRANSFER PROTOCOL). Il collegamento ipertestuale (link) permette di passare da un documento al altro in una navigazione non sequenziale. Sono le origine del World Wide Web. Nel 1993 nasce il primo browser, Mosaic; nel 1994 viene lanciato Netscape e nel 1995 Microsoft lancia Internet Esplorer. 
Nel 2011 sono due miliardi e cento millioni i navigatori in Internet pari a più del 30% della popolazione mondiale.


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sabato 28 aprile 2012

Coerenza crossmediale

Una corretta strategia di approccio ai social media richiede assolutamente di essere integrata con tutte le altre azioni di marketing comunication : dalla pubblicità, agli eventi, dalla stampa .... al sito web.  La coerenza crossmediale è oggi indispensabile, siano essi media tradizionali o sociali, on line oppure off line.

Il motivo principale è che il consumatore è saturo dei 3000 messaggi pubblicitari al giorno e quindi un messaggio anche con il rispetto dovuto al mezzo dev'essere incisivo, coerente e mai dispersivo. C'è però anche un esigenza pratica e cioè che una corretta strategia con i social media  non deve mai essere sporadica, occasionale e frammentata, richiede proprio per questo di essere alimentata e la crossmedialità diventa pertanto una necessità, in quanto alimenta e tiene vivo interesse.

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Advertising e social media

In advertising noi gestiamo la comunicazione, la imponiamo, nei social e più in generale su internet noi chiediamo il permesso di interagire.
I social media sono pertanto uno strumento efficace per dimostrare cosa l'azienda "fa" : superano la contrapposizione tra quello che un'azienda dice in comunicazione e quello che fa in realtà costruendo quindi con logiche di coinvolgimento pratico una percezione di marca che può arricchire il brand.

Dà servizio, colloquia, offre a volte divertimento, fa formazione, testa prodotti insomma fa delle azioni, non si limita a riproporre messaggi pubblicitari che fanno sentire l'utente una mera sorgente di incasso. L'azienda proprio per questi motivi quando entra sui social deve restarci presente, attiva e costantemente operativa. Per questo proprio non capisco, malgrado sia molto frequente, come sia pensabile esternalizzare l'attività di social marketing che dovrebbe per appunto essere basata proprio sull' operatività quotidiana. Tempo, soldi, persone e competenze, bisogna fin da subito definire le risorse e dimensionare quindi l'attività possibile.

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Influencers

Il fatto più bello della rete è la possibilità di accesso alle informazioni ed alla condivisione dei contenuti da parte delle persone. Sempre più aziende possono coinvolgere i propri clienti in maniera costante e personale, tutti possono contribuire ed alle aziende conviene ascoltare, ma sono solo alcuni gli anticipatori, gli influencer, gli altri seguono e completano il percorso.

In pratica non è importante la quantità di followers che si ha, bensì la quantità e la qualità del pubblico che lo ascolta. Gli influencer, sono quasi sempre dei cool hunter, che forniscono informazioni e approfondimenti ritenuti affidabili; tenuti in grande considerazione in quanto portano argomentazioni che si distinguono e cosa più importante le loro opinioni hanno un "forte impatto".
Possono essere persone singole, siti web, blog ma si distinguono per credibilità, raggiungibilità e stile nel far convivere competenza, popolarità, umiltà e capacità persuasiva nel saper influenzare.

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Web revolution

Il digitale permette di ampliare l'offerta, aumentare la domanda, aumentare la penetrazione dei propri prodotti a livello internazionale con investimenti limitati; permette di migliorare la soddisfazione dei propri clienti, migliorare le sinergie di canale, sviluppare iniziative di marketing sempre più efficaci e mirate sia per colpire nuovi target di clientela che per fidelizzare i clienti già esistenti.

Sono 26 milioni gli italiani on line e 13 milioni quelli che almeno una volta hanno comprato qualcosa on line ed un milione e mezzo ha già dichiarato che nei prossimi tre mesi intende effettuare un acquisto on line. Bene! Solo il 48% degli italiani utilizza internet contro una media europea del 65% ed i paesi nordici che hanno la quasi totalità della popolazione tecnicamente abilitata al web.
Il problema è che l'Italia ancora registra un ritardo importante su e-commerce e digitale, se in Italia si può parlare di una continuativa propensione al acquisto on line da parte del 30% degli internauti, la media europea è in realtà del 60% con paesi quali Inghilterra e Danimarca che toccano 80%.
Il problema è che in Europa ciò sta già avvenendo e che non solo loro sono già pronti ma lo hanno capito da molto tempo e per questo ci fanno sempre più concorrenza non solo sui nostri potenziali clienti esteri, ma soprattutto sui nostri internauti italiani propensi ad acquistare on line.

Basta pensare che il 50% del e-commerce è ancora oggi legato al turismo e che l'unico sito turistico tra i primi 10 in Italia è quello delle Ferrovie dello stato, tutti gli altri o sono filiali di siti esteri o hanno proprio sede legale al estero.  Viene da dire, l'Italia è un paese per vecchi, ma vogliamo continuare a guardare ....?

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Sul web tutto è a distanza di un click anche la fuga

Le vecchie intro, che generalmente piacciono tanto alla moglie dell'amministratore delegato, ma che sono visualizzabili solo con certi device o software installati mai come oggi sono da evitare assolutamente. Oggi c'è un utente con diversi device ed accessi al web e non utenti con un diverso device ognuno.

L'utente moderno si informa sul web con diverse strumenti (PC, tablet, telefonini ecc. ecc) ed a oggi l'errore più diffusoè quello di realizzare un prodotto o un servizio digitale solo per una piattaforma, senza valutare le altre.

Frequenti i siti web in flash e che non si possono vedere con dispositivi Apple, o applicazioni mobile realizzate solo per un tipo di cellulare o peggio ancora senza uno straccio di web page on line che di continuità al consumer.

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I social media sono una sperimentazione continua

I social media non si valutano solo sui numeri di persone raggiunte, ma sull'efficacia su di loro della nostra comunicazione; è pertanto necessario monitorare costantemente quanto ci stiamo avvicinando al raggiungimento  dei nostri obiettivi, sia per migliorare la nostra strategia, ma soprattutto per ottimizzare quella dei prossimi progetti.

E' necessario apprendere e comprendere cosa ha funzionato e cosa no in maniera di intervenire eventualmente già nel corso del progetto per apportare correttivi e migliorare l'efficienza delle risorse investite. E' quindi fondamentale un orientamento al ascolto (learning), non solo a fine progetto ma in ogni step, per intervenire, migliorare e correggere strategie future. In altre parole anche proprio per la loro natura innovativa ed in continua evoluzione sia in termini di opportunità ma anche di usabilities il lavoro sui social network sono una sperimentazione continua.  

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venerdì 27 aprile 2012

E-commerce e couponing nel 2011

L'osservatorio multicanalità ha dichiarato che sono passati dalla sola fase informativa alla fase di acquisto on line il  + 67% dei consuamtori, mentre la propensione al acquisto on line  sta registrando una crescita del + 89%.
Il 2011 che malgrado la crisi vede ecommerce in crescita del 20% è stato caratterizzato in primo luogo da un fortissimo aumento della vendita di prodotti che per la prima volta è stata del 24% e quindi superiore alla crescita del 18% della vendita di servizi.
Il turismo è sempre  il primo settore per importanza sia in valore assoluto sia in termini di percentuali del e-commerce italiano. A seguire troviamo l'abbigliamento, l'informatica e le assicurazioni.
La sorpresa del anno è stata sicuramente il fenomeno del couponing che da solo ha contribuito per circa il 6% alla crescita complessiva. Modello di business non nuovo per l'Italia, oggi sono più di 20 le aziende che lo applicano nel nostro paese e che pertanto dopo l'iscrizione del contatto propongono offerte  fino al 60% nei settori più vari (ristorazione, welness, dentisti ecc ecc).  Questo meccanismo integra diverse componenti : il social networking, il couponing, il marketing digitale e sempre più con gli smartphone, la geolocalizzazione. Per capirne la durata di questo modello c'è da domandarsi quanto questi servizi si configurano come un semplice canale di vendita promozionale o piuttosto come un potente mezzo da parte delle imprese locali per fare marketing, per creare store traffic, per ampliare la propria base di clienti e farsi conoscere.


Il fatto certamente più interessante è che si compra on line non tanto per il prezzo più basso (27%), ma soprattutto per la comodità (41%) e per la gamma di scelta molto più ampia (29%). La verità è che il cliente è sempre più multicanale e che per non farselo sfuggire si deve essere presente in tutti i canali.

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mercoledì 25 aprile 2012

Acquisti pianificati e di impulso

La psicologia dei consumi ci insegna che gli acquisti possono essere principalmente di due tipologie:
- Acquisti pianificati e consapevoli in cui il consumatore è maggiormente coinvolto e che hanno alla base una ricerca razionale e comparata di informazioni.
- Acquisti di impulso e non programmati, la cui motivazione non è razionale ma dovuta al bisogno di gratificazione ed intrattenimento.
Il consumatore che voglia pianificare un acquisto nel web trova, motori di ricerca che gli mostrano dove e come il prodotto è disponibile, motori di comparazione di prezzo che gli indica dove è più conveniente, forum e blog in cui i consumatori lasciano le loro impressioni sui prodotti e i social network tramite i quali può innestare con il minimo sforzo meccanismi di consulenza, passaparola tra amici.
Il web è quindi il  maggiore strumento razionale per pianificare un acquisto.
Molti consumatori ricercano nel web anche emozioni, emulazioni e sensi di appartenenza e proprio questi sono gli elementi che sono alla base di un acquisto di impulso. Basti pensare al successo del social shopping e di aziende come Groupon , privalia o let bonus che coinvolgono il consumatore nell'illusione più o meno reale di un'offerta speciale per fargli fare un acquisto di impulso. Acquisto che spesso ricade su quel prodotto e/o marca non più qualitativamente superiore, ma che risulta essere più gratificante e attraente on line.
Il ruolo del web oggi è pertanto sempre più strategicamente prioritario per un brand che si voglia proporre sul mercato.

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Prima di parlare si deve ascoltare

Prima di parlare, si deve ascoltare. E' necessario per capire a chi dire cosa.
Questa è la prima regola di un brand  che voglia fare del social marketing. Poche sono le regole per un buon ascolto ma devono essere alla base della forma mentis con cui affrontare ogni momento di social marketing.

Non si può urlare, ottiene più attenzione chi è più interessante, non chi aumenta i decibel della conversazione o peggio è aggressivo.
Non bisogna interrompere, la complicità la ottiene chi propone di fare, non chi impone meccanismi e regole.
Non si parla per slogan, il linguaggio pubblicitario è inappropriato, bisogna rispettare i codici e il linguaggio della comunity.

Accettare di perdere il controllo, che non significa subire,  ma lasciar fare e dire,  delegare il potere sul proprio social brand, in quanto è unico modo per ascoltare.
La difficoltà più grossa è che seguono logiche parametralmente opposte rispetto a quelle di altri media, prima fra tutte la televisione, non sia mai che si affermino dei nuovi modelli sociali sulla base di queste regole di condotta.

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martedì 24 aprile 2012

Il lancio di SPRIZE by Gap a Vancouver


Nel punto vendita di Vancouver  di Gap , in occasione del lancio del programma Sprize (Surprise : sorpresa  + Prize : premio) che consentiva di ottenere automaticamente il rimborso della differenza prezzo nel caso in cui articolo comprato fosse andato in saldo nei 45 giorni successivi all'acquisto, tutto il negozio è stato messo a testa in giù.


Grande attenzione dei media locali, passaparola tra i giovani e sui social media, conseguente aumento del traffico e delle vendite e grande visibilità al programma SPRIZE.

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Mangusta: un successo in costante crescita


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Martedì 24 Aprile 2012
Sono passati solo pochi mesi dalla sua introduzione e Mangusta si sta rivelando un successo. Sono particolarmente positivi i primi dati relativi all’andamento del nuovo sistema di teleprenotazione del Gruppo Naar Aviomar: sono infatti oltre 3500 le adv che lo hanno già utilizzato. Mangusta è un sistema integrato di ricerca e prenotazione online di ultima generazione, realizzato completamente inhouse, sulla base delle reali esigenze dell’operatore e degli agenti di viaggi. Questo sistema consente di costruire dei pacchetti di viaggi su misura, abbinando anche tutta una serie di servizi aggiuntivi e complementari per tutte le destinazioni del gruppo. Seguendo la logica di Naar, che da sempre realizza viaggia ad hoc utilizzando le tecniche più innovative sul web, ora anche tutta la programmazione Aviomar è prenotabile online e con il metodo del dynamic packaging si possono avere preventivi in tempo reale e prezzi sempre aggiornati; di fatto Naar ha esteso il proprio know how al sistema Aviomar rendendolo il t.o. a corto medio raggio più all’avanguardia oggi sul mercato. “Gli agenti di viaggio hanno capito questo plus logistico facendolo diventare un loro vantaggio competitivo ed è per questo che sono così numerose le adv che stanno già utilizzando il sistema. Più in generale possiamo inoltre dire che siamo molto soddisfatti sia degli ottimi risultati di Mangusta, che ci ripagano ampiamente dell’impegno profuso per la sua creazione, sia del prezioso aiuto delle adv che stanno contribuendo in modo attivo a migliorare le performance e l’usabilità del sistema” ha commentato il direttore commerciale Maurizio Casabianca.

“Per i prossimi mesi, relativamente a questo ambito, il nostro obiettivo è far sì che sempre più agenti di viaggio si affidino a Mangusta per le prenotazioni e utilizzino gli altri canali principalmente come strumenti di consulenza e supporto” ha aggiunto il direttore marketing Luca Adami.

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lunedì 23 aprile 2012

WEB - nuove figure professionali. C'era una volta il webmaster

Webmaster - webengineer : Etichetta generica applicabile a chiunque si occupi di costruire o gestire direttamente o indirettamente un sito web. In sostanza è il progettista o il maintaner di un sito web e deve avere conoscenze sia tecniche che di comunicazione.


Webdesigner - Artdirector : progetta e realizza l'interfaccia grafica genrale in linea con biettivi definiti dal azienda.
Usability manager : si occupa delle interfacce e del processo di interazione tra classi di utenti, prodotto e finalità.
Web content manager: realizza i contenuti dei siti web svolgendo attività editoriale e redazionale.
Web editor : è il redattore - autore dei contenuti, dipende del web content manager e collabora strettamente con il web surfer.
Web Surfer : si occupa di reperire su Internet le fonti alle quali attingerà il web editor.

Digital PR : E' ilresponsabile delle relazioni con gli utenti, monitoraggio con dei forum, blog, social network e analisi sentimento utenti rispetto ai prodotti e servizi dell'azienda.
Community manager : gestisce le comunità "virtuali2 legate a un brand o un sito attraverso gli strumenti interattivi. Collabora direttamente con area marketing ed ha il compito di fidelizzare gli utenti .
Content strategist : responsabile dei contenuti, ha il compito di creare e gestire la strategia di condivisione e diffusione dei contenuti in modo da attrarre, acquisire e coinvolgere un predeterminato target di consumatori.
E-reputaion manager : è il custode della brand reputation on line . Intercetta ed interagisce con chi si esprime sul brand online.
Search Engine Optimizer (SEO) : ottimizza il sito per i motori di ricerca. Lavora sul codice HTML per soddisfare le esigenze degli algoritmi di indicizzazione dei motori di ricerca.

Web Analyst : è l'analista delle informazioni sulla navigazione. In altre parole miusra e crea report strategici su chi, quando, dove e come accede al sito.
Advertising Manager : lo stratega delle campagne di advertising on line, massimizzando il ritorno sugli investimenti pubblicitari.
Ecommerce manager : si occupa del commercio on line, coordina e sviluppa quindi progetti di commercio elettronico.
System Administrator : è l'esperto di server dedicati a Internete lavora prevalentemente nell'area IT.
Blogger : creatore di contenuti per passione e vocazione, pubblica periodicamente le proprie considerazioni, questa figura sempre più spesso a completare i contenuti relativi a prodotti e servizi dell'impresa.
Digital advertising manager : lo stratega delle campagne di advertising on line. Seleziona le media partnership ed il media mix più adatto ai progetti, massimizzando il ritorno sugli investimenti di advertising.
Digital creative consultant : ampia conoscenza del mondo digitale, in grado di sviluppare concept, fornisce consulenza creativa proponendo soluzioni al avanguardia con basi tecnologiche.
Digital hunter : ha un ruolo fondamentale per la creazione di piani di comunicazione e marketing, attraverso la costante osservazione e raccolta di materiale digitale è in grado di sviluppare anticipatamente mode e sviluppi del mercato.
Digital PR : cura le relazioni con gli utenti, dal monitoraggio dei forum ai blog e ai social network. Monitora siti di settore e produce report di controllo.
Innovation manager : competenze tecnologiche, marketing, organizzazione aziendale e pianificazione economico finanziaria gestisce il processo di innovazione interno all'impresa.
Portal management leader : responsabile della strategia e dello sviluppo del canale, ne dirige la crescita e lo sviluppo anche attraverso i media correlati.
System administrator : esperto di server è prevalentemente dedicato a internet, la sua formazione è strettamente tecnologica.

E' evidente che, se non siamo in presenza di una grande azienda, questi ruoli sono o ripartiti tra due o più manager o sono ricoperti  da reparti e non da singole persone. Il valore di questo post sta piuttosto nel capire quanto oggi c'è da fare e curare in termini di web in un'azienda.

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venerdì 20 aprile 2012

Lo scherzo - evento Heineken in occasione Real Madrid - Milan

Heineken in occasione di una partita champion Real Madrid Milan ha affittato un auditorium e con la complicità di centinaia di persone ha fatto uno scherzo ad altre centinaia di persone.

In questa maniera è riuscita ad associarsi a questo evento e ad associare al evento una sorpresa - scherzo che ha avuto invece visibilità globale.



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La Malesia partecipa al Travel Agent Academy


Da oggi e fino al 22 aprile 2012, l’Ente del Turismo della Malesia partecipa all’ottava edizione del Travel Agent Academy organizzato da NAAR e Aviomar. L’appuntamento formativo permetterà ai partecipanti di approfondire la conoscenza e la competenza della destinazione Malesia.
La presenza dell’Ente rientra nella strategia di formazione degli agenti di viaggio: “Siamo sempre più convinti che insistere sulla preparazione e conoscenza della destinazione sia fondamentale per affrontare con i giusti strumenti le sfide che il mercato propone ogni giorno agli agenti di viaggio”, commenta Vincenza Andreini, Resp. Marketing dell’Ente del Turismo della Malesia.
“In particolare la Malesia è una destinazione che offre numerosi spunti di viaggio e una conoscenza approfondita della destinazione permette di consigliare e formulare al meglio proposte di viaggio in grado di soddisfare le richieste anche dei viaggiatori più esigenti”.
luca adami aviomar piccola La Malesia partecipa al Travel Agent Academy
“Quest’anno per la prima volta abbiamo aperto la partecipazione a un ente del turismo, in particolare all’Ente del Turismo della Malesia, perché riteniamo sia importante dare voce ai veri esperti della destinazione, affinché possano dare un valore aggiunto agli agenti presenti, mettendo a disposizione la loro conoscenza del paese e gli strumenti migliori per proporla a un viaggiatore sempre più esperto e informato”, commenta Luca Adami Direttore marketing di Naar/Aviomar.

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