lunedì 20 febbraio 2012

I social network decisivi per il successo delle imprese

Le imprese devono imparare la cultura della condivisione se vogliono essere pronte a raccogliere la sfida dei social network. Partendo da alcuni dati: ogni italiano connesso, in media, passa 6 ore alla settimana su Facebook. questo vuol dire che la velocità di diffusione delle notizie, oggi, è fulminea: è impossibile per qualsiasi corporation controllare tutto quello che gira in rete, tanto vale aprirsi ai nuovi sistemi e conoscere sia le voci dei navigatori sia quelli dei dipendenti.


Qualcuno obietta che ciò richiederebbe uno sforzo enorme in termini economici e di tempo,  e che il ritorno non è quantificabile … ma la realtà è che  un investimento a lungo temine e sarà ripagato: chi passa tempo in rete sa che essere ascoltati è un valore. Un approccio del genere fa la differenza, l'importante è capire che la gente non vuole ricevere messaggi ma stabilire delle conversazioni. Insomma, non basta mettere in piedi un efficace servizio clienti online, ma è necessario «comprendere le esigenze attraverso un dialogo attivo». Negli Usa sono tante le imprese ad averlo capito, e c'è chi come la Boeing è andata persino oltre. Per dimostrare che i suoi aerei sono sicuri ha pubblicato online filmati di atterraggi in condizioni estreme, con i reattori fuori uso o senza tutti carrelli, roba da far star male chiunque si appresti a varcare un check-in. Eppure la campagna, diretta principalmente alle compagnie di linea, è servita  a esorcizzare la paura di volarein coloro che hanno visto le clip.  
La Fiat in Brasile per realizzare la concept Mio, una citycar ultratecnologica, ha creato una piattaforma open-source invitando gli utenti a collaborare direttamente stilando una «lista dei desideri». Quando il prototipo è stato esposto al salone di San Paolo se n'è parlato in tutto il mondo, perché gli stessi utenti che avevano partecipato al progetto contribuivano a diffondere la notizia in rete. Se un giorno quell'auto sarà prodotta in serie in base alle logiche web 2.0 avrà sicuramente buone probabilità di successo, perché il pubblico la sentirà come parte di sé». Benvenuti nell'era dell'impresa 3.0?


Recentemente ad una conferenza mi hanno chiesto quanto portassero in termini di fatturato le attività di social e conversational marketing, la risposta istintiva è stato che è imponderabile come tutte le attività di advertising - marketing, ma poi riflettendoci dopo con più attenzione ho capito che ciò che porta risultati non è tanto l'attvità in sè, ma la forma mentis con cui affronti poi tutte le cose e le scelte. Nessuno mi toglie dalla testa che se i responsabili della Costa Crociere nel naufragio della Concordia avessero valutato certe cose pensando ai probabili 400 smart phone che stavano fotografando e filmando quei momenti di tragedia, avrebbero preso delle decisioni se forse non più safety sicuramente più facili da comunicare coerentemente con quello che stava avvenendo. Ciò sarebbe stato un bene per la Costa.


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