lunedì 23 gennaio 2012

La lunga coda dei mercati di nicchia.


Un omaggio al guru è doveroso.            
Nel 2006 è uscito “La coda lunga “di C.Anderson, direttore della rivista Wired e guru del web. Il suo libro è ancora oggi oggetto di  discussioni ed è per alcune persone un punto imprescindibile per capire le logiche commerciali del web.   La creazione di un brand oggi grazie alla specializzazione ed alla rete è realizzabile.  La teoria di Anderson si basa quindi su tre leggi che se correlate tra loro creano un’alchimia vincente.

Democratizzazione dei mezzi di produzione

La società attuale offre prodotti tecnologici sempre più facili, semplici, che complice l’innarrestabile progresso tecnologico, non  solo hanno un ciclo di vita molto limitato, ma diventano sempre più accessibili rompendo in alcuni casi la barriera tra utenti amatoriali e professionali. Ogni persona diventa quindi autrice e produttrice di contenuti che hanno normalmente successo in un ambiente di nicchia. E’ la base di un nuovo rivale di nicchia per la grande azienda più pop. Ciò oggi vale per l’arte, la musica, il broadcasting, e domani i viaggi, i libri e chissà quale altra realtà merceologica.  Semplicità e accessibilità sono le parole chiave.


La semplificazione dei processi di distribuzione

La semplificazione dei processi di distribuzione avviene in quanto  la rete facilita da un lato i creatori di contenuti e prodotti a raggiungere un pubblico più ampio con maggiore efficienza ed a un minor costo, dall’altro “i consumatori”, che a loro volta hanno a disposizione un’offerta enorme e diversificata. Il fenomeno è nato in ambito digitale : musica, foto, giochi, app, film e domani con ogni probabilità libri. I beni digitali hanno avuto una rivoluzione epocale che sembra solo accelerarsi con l’avvento di tablet, ebook e smartphone.
Contestualmente nell’ambito dei servizi si è creato in un certo senso un mercato parallelo, una multi canalizzazione dei servizi che seppur rispettosa ha comunque diversificato i seller, al momento è in piena transizione con a mia opinione pochi realmente soddisfatti. I canali tradizionali perdono quote di mercato, i nuovi canali non raggiungono i numeri budgettizzati e complice la crisi spesso il break even. Per i beni fisici, seppure appesantiti da costi di stoccaggio e spedizione, grazie a fenomeni quali la vendita per conto terzi, affiliazione e semplificazione sistema delle spedizioni via corriere è certamente un fenomeno crescente.

Non solo grandi successi

Vendere anche solo poche copie al mese di migliaia di titoli è più redditizio che vendere poche migliaia di pochi bestsellers. Così alle hit , ai bestseller e ai blockbuster capaci di ripagare l’investimento di uno spazio fisico per il loro immagazzinamento, archiviazione ed esposizione, in rete si affianca una vastissima quantità di prodotti specializzati, capaci di soddisfare nicchie di mercato anche piccolissime.  Le hit sono sempre lì presenti, a disposizione a chi si abitua ed è conquistato dal canale,  ma la coda dei prodotti meno conosciuti e potenzialmente raggiungibili si allunga e trova un nuovo mercato. Questa si chiama la coda lunga dei mercati di nicchia e trova in rete il suo ambiente ideale.      

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