L'enciclopedia britannica abbandona la carta

L'enciclopedia Britannica non sarà più stampata su carta nell'edizione di trentadue volumi, dal peso complessivo di 58,5 chilogrammi. Continuerà a essere accessibile su internet. È una svolta storica: la pubblicazione era iniziata 244 anni fa in Scozia.La missione rimane essere attendibili, aggiornati e capaci di attrarre l'interesse dei lettori. A cambiare lo scenario negli ultimi anni ha contribuito la competizione con Wikipedia, l'enciclopedia fondata undici anni fa dove chiunque può aprire una voce e intervenire negli articoli, come utente registrato o in forma anonima.La sottoscrizione online al servizio enciclopedico costerà 70 dollari all'anno (circa 53 euro) e sono già disponibili delle app il cui costo varia dai 2 ai 5 dollari al mese. Per chi fosse un nostalgico della carta è ancora in (s)vendita sul sito la versione hardcover del 2010: 32 volumi redatti da 4000 esperti a 1000 euro.

Da tempo i progetti per l'istruzione e i servizi sono diventati le principali fonti di fatturato per Britannica: arrivano all'85% degli incassi annuali. Le pubblicazioni cartacee, invece, contribuiscono per il 15%. Eppure non è stata colta di sorpresa dall'arrivo di internet. Nel 1981 ha investito su un'edizione digitale, connessa con la banca dati giuridica LexisNexis. Risale ai primi anni Novanta la distribuzione in cd rom. E nel 1999 aveva varato il sito web Britannica.com per la consultazione sul web. Che nel tempo è diventato la sua vetrina principale di contatto con i lettori: le rilevazioni interne dell'enciclopedia segnalano che sono 450 milioni le persone che hanno consultato le sue pagine durante l'anno scorso. Per ogni voce indica il nome degli autori, link alle fonti e materiali collegati, come ad esempio gli ebooks. E ospita annunci pubblicitari.

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