Nei mercato
più maturi, in Europa in particolare, Aegis ha dimezzato le previsioni di
crescita degli investimenti pubblicitari (+1,5%), ridotti a un terzo le stime
per gli Stati Uniti (5%). Diverso il discorso per la televisione che continua a
recitare la parte del leone mettendo a segno una crescita del 5,5% quest'anno,
sempre secondo Carat, e del 5,3 nel 2013. Il sorpasso dell'online sulla carta è
previsto da tempo, come da tempo lo spot digitale è considerato la frontiera.
Si parla in Italia già quest'anno di 1,2 miliardi di euro del web contro il
miliardo dei newspaper . Tuttavia, resta ancora una piccola percentuale
rispetto agli investimenti dedicati alla televisione. Secondo l'ultimo rapporto
dello Iab l'online rappresenta 11% dell'intero mercato pubblicitario.La tv
raccoglie ancora oggi il 51% degli investimenti pubblicitari, mentre si è
notevolmente ridotto lo scarto nei confronti dei quotidiani, che rappresentano
una fetta pari al 16% del totale.
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