mercoledì 16 gennaio 2013

Dove va il sangue?


 “Quando ero al college – continuò, - l’economia era malmessa. Erano gli anni settanta. Stagflazione. Ma si fiutavano nell’aria le opportunità.  Gli Stati Uniti stavano passando dall’industria al terziario, un cambiamento enorme più evidente di qualunque cosa avessimo mai visto…… “
In questo passaggio sono due generazioni che si confrontano … entrambi nati poveri …

“L’economia è un animale, - continuò Jim –  Si evolve. Prima ha bisogno di muscoli. Poi tutto il sangue che rimane può affluire al cervello. Era lì che volevo essere. Nella finanza. Nella centrale di controllo. E ora ci sei anche tu. Tu sei il sangue che affluisce da una parte del corpo di cui la specie non ha più bisogno. La coda. Come me. Noi veniamo da luoghi ormai superflui.“
Chi legge il mio blog sa che sono spinto da un’insanabile curiosità su quanto sta avvenendo nel ns. mondo convinto che ci sia una nuova via per la ricerca della serenità. Specifico questo aspetto in quanto il post che mi sto accingendo a scrivere è una citazione letteraria, pertanto diversa per forma e contenuto dai post che vengono normalmente fatti in “Laboratorio”.
Questo pezzo del  “Fondamentalista riluttante” di Mohsin Hamid… non ho ancora capito perché mi piace così tanto, mi fa pensare … mi dà una speranza … conferma il mio ottimismo basato sulla perfettibilità evolutiva … quel che certo è che anche se lo sto soltanto iniziando a intuire è importante capire dove andrà adesso il sangue. 

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