L’ufficio creativo di Ikea Singapore si è
divertito a prendere in giro l’azieda di cupertino e hanno partorito a prendere
in giro uno spot che scimmiotta quelli in stile Apple.
Il catalogo Ikea viene trattato come fosse un
nuovo prodotto tecnologico, ne vengono descritte dimensioni, risoluzione,
durata della batteria (infinita), la sicurezza e in alcuni momenti esilaranti
dello spot le performance di navigabilità.
Questa geniale operazione di
comunicazione si inserisce perfettamente
nel settore turistico italiano in
cui si dibatte sul valore del catalogo cartaceo.
Il catalogo cartaceo ha un
costo notevole che impatta sul prezzo finale del viaggio in una variabile dal
1% al 5%. Vero è che piace a agenzie e clienti, ma pensare che questi però non
capiscano quanto impatti questo costo sui prezzi è oggi nel era digitale un’illusione.
Il catalogo cartaceo è uno
strumento statico che va contro ogni logica di revenue e prezzo dinamico oggi
protagonista del mercato, può quindi diventare sinonimo di poca
convenienza.
Il catalogo cartaceo alla
stregua del negozio fisico può presentare solo il prodotto best seller e quindi
far perdere di vista la coda lunga di prodotto e di modalità di vacanza che
tour operator e agenzie possono effettivamente offrire sul mercato.
Il catalogo cartaceo è invece
un ottimo strumento di brand awareness del proprio prodotto, di cui si ha il
controllo a 360° del pricing e dei canali di vendita … e si ha quindi un oggettivo interesse a
presentare i best seller in un certo modo. Il catalogo se per un’azienda
generalista è secondo me anacronistico, per un’azienda come appunto IKEA o Costa Crociere, che hanno il
controllo verticale del prodotto è ancora uno strumento di avanguardia.
Il problema di comunicazione sussiste! il canale agenziale, abituato e per certi versi schiavo di questo strumento non può essere lasciato senza strumenti alternativi che, a mia opinione, solo in maniera temporanea possono essere cataloghi sfogliabili e PDF; le agenzie per poter sostituire i cataloghi, hanno bisogno di strumenti interattivi con prezzo dinamico, personalizzabili e con impaginazione automatica che da un lato giustifichi la rinuncia del catalogo senza in nessun caso penalizzare il rapporto con i clienti abituati alla carta.
Il problema di comunicazione sussiste! il canale agenziale, abituato e per certi versi schiavo di questo strumento non può essere lasciato senza strumenti alternativi che, a mia opinione, solo in maniera temporanea possono essere cataloghi sfogliabili e PDF; le agenzie per poter sostituire i cataloghi, hanno bisogno di strumenti interattivi con prezzo dinamico, personalizzabili e con impaginazione automatica che da un lato giustifichi la rinuncia del catalogo senza in nessun caso penalizzare il rapporto con i clienti abituati alla carta.