Il passaparola del
XXI secolo è Internet. Sono semplicemente cambiati gli strumenti. La società si
è automizzata, le persone oggi si parlano a distanza tramite il web anche
quando sono nella stessa stanza. Per questo è fondamentale saper padroneggiare
i blog e i social network, perché sono i nuovi luoghi in cui si forma il
consenso e la simpatia verso un marchio. Non essere in grado di vendere online
significa ormai con certezza perdere delle opportunità di vendita: un rischio
che in tempo di crisi nessuna azienda e nessun lavoratore autonomo può permettersi.
Nel lungo periodo
l’ecommerce può consentire certamente di raddoppiare il giro d’affari. Occorre
però lavorare bene per promuovere offline il negozio virtuale e dedicare molto
tempo alla sua promozione. Ma se lo shopping online è il futuro del commercio
in Italia, come è già oggi in
tutti i mercati anglosassoni già oggi un portale online permette all’impresa di
esporre in una vetrina virtuale i propri prodotti, essere rintracciabile
tramite i motori di ricerca e offrire pacchetti personalizzati per i propri
clienti il tutto in un territorio molto più vasto di quello locale.
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