lunedì 22 giugno 2015

Il divario digitale turistico tra Italia e il resto del mondo aumenta ....

Durante il Travel Technology Day 2015, Francesca Benati – a.d. di Amadeus - ha presentato alcune proiezioni (PhocusWright) in base alle quali anche se il mondo offline perderà qualche quota a favore di Internet la fetta più consistente resterà in mano alle agenzie di viaggi.

In base a queste analisi a fine 2016, anche se il mondo on line avrà indici vivaci e in crescita il 60% circa del venduto in Italia sarà ancora in mano ai canali tradizionali.  Dopo un breve momento di entusiasmo in cui mi sono rallegrato per il futuro garantito dei miei tanti amici agenti di viaggio, ho iniziato a domandarmi quanto di questi numeri fossero reali o determinati statisticamente solo dalle (pochissime) OTA realmente italiane; alla fine però ho capito che non c’era in realtà nulla di cui gioire e ho iniziato a interrogarmi sul futuro del turismo italiano. 
In Italia il mercato on line è sostanzialmente staticamente in mano ai canali tradizionali, ma nel resto del mondo? Negli Stati Uniti? In Europa? Il mondo on line è protagonista ormai da anni! 
Uno dei difetti di noi italiani è avere da sempre una visione egocentrica del mercato, in altre parole la nostra arroganza turistica e il nostro individualismo ci fanno da sempre ignorare la domanda; siamo in altre parole convinti che sia il turista a doversi sbattere per trovarci e prenotarci.
Non è quindi un caso che soltanto il 54% dell’offerta ricettiva italiana sia presente nei sistemi di prenotazione di OTA e Bed Banks o che tutte le destinazioni nostre competitor (Francia, Spagna, Uk, Germania ecc) abbiano nei loro portali piattaforme di vendita di hotel e servizi turistici, mentre le regioni e le provincie italiane non risultano essere ancora propense alla vendita on line. Dei 20 portali regionali, infatti 14 (il 67%) ad oggi non offrono ancora servizi di booking on line.

In altre parole i canali tradizionali, anche se obsoleti sono in contrazione, i canali digitali in quanto non considerati efficaci per l’Italia non si sono mai effettivamente sviluppati in Italia, ma all’estero …. Quindi oggi anche quando un italiano compra una camera d’albergo in Italia in realtà le compra in Inghilterra, Germania o negli Emirati Arabi … e non essendo in sostanza amministrati in termini turistici mentre in Italia si parla di verybello.it e del inefficacia dei canali digitali il divario con il mercato estero avanza inesorabilmente.  

Nessun commento:

Posta un commento