martedì 1 novembre 2016

La rivoluzione tecnologica e la paura di Tiberio

Gaio Plinio II, detto Plinio il Vecchio, nacque in Italia nel 23 d.c. e scrisse la Naturalia Historia, una straordinaria enciclopedia dell’epoca. In uno dei suoi libri racconta la storia di un orafo che portò alla corte dell’imperatore Tiberio un incredibile piatto da portata.


Il piatto era meraviglioso e forgiato con un nuovo metallo. L’orafo sostenne di averlo estratto dalla nuda argilla, utilizzando una tecnica segreta, la cui formula era nota solo a lui.
Tiberio era uno dei grandi generali di Roma. Un conquistatore che aveva accumulato una fortuna in oro e argento. Era un esperto di finanze ed ebbe paura!  Se la gente avesse avuto accesso a un nuovo metallo più splendente e raro dell’oro, il valore dei suoi tesori sarebbe diminuito.
Tiberio ordinò che l’orafo fosse decapitato!
Quel nuovo metallo era l’alluminio e quella decapitazione determinò che questo metallo, molto presente in natura (terzo elemento più presente in terra), rimanesse sconosciuto per quasi due millenni!

Solo con l'utilizzo industriale dell’elettrolisi nel 1856 ci permise di avere accesso a questa  sterminata risorsa.

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