Una crisi può determinare un evoluzione, una rivoluzione o una devastazione, in tutti e tre i casi è un qualcosa che destabilizza lo status quo ed in base al grado di crisi che ci si trova ad affrontare questa si può considerare oltre che certamente un problema con cui fare i conti nel immediato, un importante opportunità per emergere al interno dello status quo pre-esistente. Nella destabilizzazione generale derivante dai problemi connessi alla crisi è in ogni caso essenziale comunicare un messaggio coerente ed aggressivo di stabilità e forza sul mercato. In quest’ottica il marketing e la comunicazione rivestono un ruolo essenziale per riuscire ad emergere dallo status quo ed acquisire un posizionamento ed identità di marca.
Il problema è riuscire a farlo con un budget limitato dall’oggettiva crisi finanziaria. E’ molto difficile capire quando la crisi finirà ed è quindi necessario non disperdere l’ossigeno per superarla. Inaccessibili a molti i media tradizionali (televisione e stampa), oltre al sempre attuale olio di gomito il marketing non convenzionale ed il web 2.0 sono invece gli strumenti più consoni per non restare silenti e non ritrovarsi quindi alla fine della crisi con il medesimo posizionamento di brand …. a quel punto nella difficoltà di recuperare velocemente quanto investito per sostenere la crisi.
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