I geek (smanettoni) hanno sempre
amato guerre stellari e proprio dalla mitica saga nasce la connotazione black e
white applicata alle tecniche di SEO.
Il termine black Seo è stato sempre
associato a coloro che ai primordi del web inserivano parole a sfondo sessuale,
molto ricercate on line, per fare in modo che gli utenti si collegassero ad un
certo sito non attinente … oggi i black seo e le loro tecniche si sono evolute.
Nel mondo del seo sempre più spesso
si sente quindi parlare di due differenti scuole di pensiero che utilizzano tecniche SEO diverse denominate
appunto White Hat SEO e Black Hat SEO. Il fine è lo stesso,
indicizzare un sito web, ma cambiano i mezzi, i primi utilizzano tecniche seo “pulite”, si prendono
amorevolmente cura del sito internet e lo crescono sano come un dolce bebè; i
secondi non amano perdere tempo e aspettare così ricorrono ad espedienti non
del tutto puliti per accellerare i tempi di indicizzazione.
WHITE
SEO :
- Ricerca e analisi keywords
- Ottimizzazione dei contenuti
- Link da Wiki
- Article marketing di qualità
- Inclusione manuale in directory
- PPC mirato all’aumento naturale delle visite
- Post e commenti su forum e blog a tema
- Incremento naturale di utenza sui profili social
BLACK
SEO
- Ricorso a script automatizzanti
- Cloaking
- Commenti o post su blog farm
- Inserimento in directory farm
- Link spamming e backlinks
- Keyword stuffing
- Generazione automatica di contenuti
- Acquisto visite
- Acquisto “utenti” su profili social
In altre parole il White SEO si concentra a migliorare
l’indicizzazione dei siti web
in modo costruttiva; migliorando l’usabilità, la velocità di navigazione, cura
dei contenuti e accurata attenzione alla selezione delle parole chiave; ma
quando si esagera nell’ottimizzazione, ottenendo posizioni migliori facendo
troppo leva su "trucchi" che non rispettano le regole di Google, tecniche come per esempio; keywords stuffing (utilizzo di testo
nascosto e parole chiave per manipolare gli algoritmi di Google ) o link spamming (costruzione di link nei contenuti senza
preoccuparsi se sono link utili e sensati nel contesto) si entra nella sfera
del Black SEO. Ovviamente ci sono poi da ricordare anche i Gray SEO,
coloro che prendono ciò di cui hanno bisogno da ciascuna delle due categorie
cercando di mantenersi neutrali.
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