Un omaggio al guru è
doveroso.
Nel 2006 è uscito “La coda lunga “di C.Anderson, direttore
della rivista Wired e guru del web. Il suo libro è ancora oggi oggetto di discussioni ed è per alcune persone un
punto imprescindibile per capire le logiche commerciali del web. La creazione di un brand oggi
grazie alla specializzazione ed alla rete è realizzabile. La teoria di Anderson si basa quindi su
tre leggi che se correlate tra loro creano un’alchimia vincente.
Democratizzazione dei mezzi di produzione
La società attuale offre prodotti tecnologici sempre più
facili, semplici, che complice l’innarrestabile progresso tecnologico, non solo hanno un ciclo di vita molto
limitato, ma diventano sempre più accessibili rompendo in alcuni casi la
barriera tra utenti amatoriali e professionali. Ogni persona diventa quindi
autrice e produttrice di contenuti che hanno normalmente successo in un
ambiente di nicchia. E’ la base di un nuovo rivale di nicchia per la grande
azienda più pop. Ciò oggi vale per l’arte, la musica, il broadcasting, e domani
i viaggi, i libri e chissà quale altra realtà merceologica. Semplicità e accessibilità sono le
parole chiave.
La semplificazione dei processi di distribuzione
La semplificazione dei processi di distribuzione avviene in
quanto la rete facilita da un lato
i creatori di contenuti e prodotti a raggiungere un pubblico più ampio con maggiore
efficienza ed a un minor costo, dall’altro “i consumatori”, che a loro volta
hanno a disposizione un’offerta enorme e diversificata. Il fenomeno è nato in
ambito digitale : musica, foto, giochi, app, film e domani con ogni probabilità
libri. I beni digitali hanno avuto una rivoluzione epocale che sembra solo
accelerarsi con l’avvento di tablet, ebook e smartphone.
Contestualmente nell’ambito dei servizi si è creato in un
certo senso un mercato parallelo, una multi canalizzazione dei servizi che
seppur rispettosa ha comunque diversificato i seller, al momento è in piena
transizione con a mia opinione pochi realmente soddisfatti. I canali
tradizionali perdono quote di mercato, i nuovi canali non raggiungono i numeri
budgettizzati e complice la crisi spesso il break even. Per i beni fisici,
seppure appesantiti da costi di stoccaggio e spedizione, grazie a fenomeni
quali la vendita per conto terzi, affiliazione e semplificazione sistema delle
spedizioni via corriere è certamente un fenomeno crescente.
Non solo grandi successi
Vendere anche solo poche copie al mese di migliaia di titoli
è più redditizio che vendere poche migliaia di pochi bestsellers. Così alle hit
, ai bestseller e ai blockbuster capaci di ripagare l’investimento di uno
spazio fisico per il loro immagazzinamento, archiviazione ed esposizione, in
rete si affianca una vastissima quantità di prodotti specializzati, capaci di
soddisfare nicchie di mercato anche piccolissime. Le hit sono sempre lì presenti, a disposizione a chi si abitua
ed è conquistato dal canale, ma la
coda dei prodotti meno conosciuti e potenzialmente raggiungibili si allunga e
trova un nuovo mercato. Questa si chiama la coda lunga dei mercati di nicchia e
trova in rete il suo ambiente ideale.
Potrebbero anche interessarti :
Aziende costruite intorno al cliente
Segmentazione del mercato
Scegliere i canali distributivi