La gamification oltre che un’abile strumento di marketing
per rendere più ludiche le attività e i servizi, è un nuovo medium interattivo
che ha reso le macchine (consolle, smartphone e social network) dei veri e
propri media center. Dentro le consolle si testano canali in streaming di
musica, servizi di noleggio di film e serie tv e nuovi format di pubblicità
interattivi. La verità è che
pubblicitari e inserzionisti stanno comprendendo le reali potenzialità del
mercato video ludico.
Lo spot non interrompe più la fruizione di uno show o di un
film, non interrompe l’esperienza passiva della TV, si inserisce invece al
interno dello storytelling o del interazione video ludica.
Ho già parlato della pubblicità presente dentro i video
giochi, la Ingame advertising : cartelloni pubblicitari digitali che
accompagnano partite calcio o eventi sportivi, spot che si inseriscono al
interno di giochi di avventura.
Conosciamo le potenzialità degli advergame creati dagli
inserzionisti per promuovere un brand, per fare attività di lead generation o per generare traffico verso i siti di
tipo consumer.
Novità sono invece i newsgame, giochi che raccontando storie
e suggerendo tesi hanno ambizione di trasmettere come in un’inchiesta
giornalistica, in cui il giocatore compie delle scelte da cui derivano
conseguenze, informazioni e
contenuti pubblicitari connessi al inchiesta.
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