Instagram,
l'applicazione software per modificare e condividere immagini: taglia il
traguardo di 80 milioni di utenti. Ha scommesso sull'uso di filtri creativi,
come il color seppia oppure il bianco e nero. E attraverso i social network ha
conquistato pubblico.
La storia di
Instagram inizia con un'idea semplice: Kevin Systrom, laureato in ingegneria
gestionale, ha una passione per il ritocco delle immagini e nota che è
difficile modificarle sugli smartphone e vara un'applicazione per iPhone
nell'ottobre del 2010 che semplifica l'uso di filtri predefiniti.
Il passaparola
coinvolge presto una rete di persone e in poco tempo gli utenti diventano
300mila. Sarebbe già un risultato incoraggiante, ma in un anno allarga ancora i
suoi confini e raggiunge 12 milioni di iscritti. Dopo il periodo natalizio,
avviene un altro giro di boa e a marzo tocca quota 27 milioni.
Poi, sbarca sui dispositivi
con sistema operativo Android, dove ottiene un milione di download poco dopo il
debutto. E in seguito arriva l'acquisizione da parte di Facebook per un
miliardo di dollari, in contanti e titoli azionari: anche il social network
lancia una sua applicazione per condividere le immagini, ma non rallenta
l'avanzata di Instagram che negli ultimi tre mesi ha ottenuto altri 30 milioni
di utenti. Per descrivere l'argomento di una fotografia gli iscritti scelgono
una parola (tag): secondo le rilevazioni di Webstagram il tema più citato è
"love" e nel 45,8% degli scatti non viene apportata alcuna modifica.
Il filtro adoperato con maggiore frequenza risulta earlybird.
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