giovedì 6 settembre 2012

Social network e politica


I social network sono uno spazio per informarsi, ma hanno meno appeal per la partecipazione alle discussioni politiche: è un risultato del sondaggio del Pew Research Center che esplora i comportamenti del pubblico online. In particolare, rileva che le reti sociali sul web come Twitter, Facebook e Google+ sono "molto importanti" o "abbastanza importanti" nell'aggiornamento su temi politici per il 36% dei loro utenti. L'indagine è avvenuta negli Stati Uniti, dove mancano poco più di due mesi alle elezioni per la Casa Bianca.

Negli Stati Uniti la campagna elettorale in corso alimenta le conversazioni sui social media. Barack Obama, candidato del partito democratico alla Casa Bianca, firma messaggi che invia di persona sui social network con la sigla "b.o.", ma le discussioni con gli utenti avvengono soprattutto durante incontri sul web, come è accaduto nella community di Reddit, dove il presidente degli Stati Uniti ha risposto in diretta alle domande. 
Mitt Romney, in corsa per i repubblicani, su twitter condivide idee, discute il programma del rivale e nei messaggi utilizza con attenzione le grammatiche dei micropost: antepone un punto prima del simbolo "@" e del nome di un altro utente per indirizzare la risposta a tutti coloro che seguono il suo profilo. 
In Europa, la pagina del primo ministro inglese, David Cameron, è uno spazio soprattutto per aggiornamenti istituzionali.


In Italia molti leader di partito hanno un profilo sui social network, ma a parte Beppe Grillo che si può definire una blogstar, pochi sono attivi in modo continuativo e costruiscono un filo diretto con gli elettori. Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico, condivide opinioni e analisi su twitter. Da tre anni Pierferdinando Casini, leader dell'Udc, ha aperto un profilo nella rete sociale online dove vengono scambiati messaggi più brevi di un sms: commenta l'attualità e la cronaca politica. Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei valori, è tra i più prolifici e nel suo profilo su Facebook sono pubblicati lunghi commenti, discussi dagli utenti. Il più crossmediale è Roberto maroni che nella pagina su twitter condivide i micropost di cronaca politica affiancati ai link di fotografie su Facebook. 
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