Il mobile guida il processo d'acquisto, in altre parole lo user utilizza il proprio dispositivo mobile - prima o durante il proprio acquisto in store - per ricercare informazioni sul prodotto, confrontare i prezzi, leggere commenti e recensioni.
I tablet invece incentivano il "couch commerce" (acquisto on line direttamente dal divano), non quindi nel ultimo miglio fisico del acquisto, ma è la nuova frontiera del ecommerce, in cui dimensioni , qualità di fruizione favoriscono la semplicità dell'acquisto e quindi incentivano il mercato ecommerce.
Questa utile generalizzazione è secondo me alla base di una strategia digitale di ecommerce, la base in altre parole su cui incentrare in base ai propri obiettivi l'interazione diretta e engagement dei potenziali clienti.
Nei diversi settori è infatti necessario pianificare strategie specifiche basate sulle caratteristiche di vendibilità del prodotto che andiamo a proporre e quindi determinare in primo luogo come impostare la nostra offerta di materiale digitale in maniera differente sui diversi mobile con queste logiche e altre logiche di fruibilità.
In altre parole se da un lato viaggi, editoria e musica sono settori maturi per ecommerce, i prodotti di largo consumo stanno avendo invece un processo più lento in tal senso e
usare quindi le stesse logiche su mobile non avrebbe senso, conviene secondo per i prodotti di largo consumo potenziare l'aspetto ROPO (infocommerce), sui viaggi il confronto prezzi e sulla musica la lunga coda dell'offerta dei singoli.
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