lunedì 28 maggio 2012

Il media model del gratis

Radio e Tv sono free to air, gratuiti pertanto per gli utenti e sostenuti prevalentemente dalla pubblicità. Il media model del gratis si basa appunto sulla terza parte (gli inserzionisti) che finanzia i contenuti che la seconda parte (telespettatori) possa fruirne gratis. Questo modello di business a tre vie è da decenni al centro di un industria da 300 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti.

Le nuove tendenze tecnologiche ed il conseguente sviluppo di contenuti digitali esponenziale sta portando inesorabilmente verso lo stesso modello di business.

o Offerta e domanda : i contenuti aumentano esponenzialmente, ma la domanda no. Due sono gli occhi, due le orecchie e 24 le ore.
o Perdita della fisicità : un bene fisico ha un valore percepito diverso rispetto ad uno digitale. Il bene digitale in quanto intangibile è quasi astratto.
o L'industria informatica ha più interesse che i contenuti digitali siano gratuiti perchè in questa maniera aumenta il valore del bene informatico. Un ipod con poca o senza musica non ha senso.
o Facilità accesso : più facile scaricare contenuti che trovarli nei negozi.
o La generazione cresciuta con la banda larga e che ha quindi gratis i suoi primari interessi (musica, social network e media) ha il gratis nel dna ed il passaggio di abitudini nate sul web al mondo reale potrebbe essere molto veloce.

Ipotizzare un mondo in cui trionfa il media model del gratis basato sulla pubblicità è forse eccessivo ma è certamente per questi motivi  che on line vincono i modelli basati sulla pubblicità.

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