martedì 1 maggio 2012

Incendio di Peschici


Era il luglio 2007, ricordo che ero in ufficio quando ricevemmo la notizia di quanto stava avvenendo nel Gargano.  Un incendio di vaste proporzioni coinvolgeva tutta la costa tra Peschici e Vieste; 3000 persone evaquate, la gente che si rifugiava in spiaggia per difendersi  dalle fiamme e che scappava via mare, alcuni morti e comprensori turistici  completamente devastati.


Creammo immediatamente un comitato di crisi in cui ci spartimmo i ruoli in base alle nostre mansioni, ma soprattutto capacità.

Avevamo due Villaggi in v/p a Rodi Grarganico che divennero la ns. base logistica; Monica una delle PM (product manager) che gestiva in Estate anche le assistenti in loco si occupò di verificare le condizioni dei clienti nel Gargano verificando lo stato di salute di questi;  nel frattempo Daria, la responsabile prodotto di Aviomar, verificava lo status delle singole strutture sia interpellandole direttamente sia incrociando i loro riscontri con la protezione civile (… ci rendemmo presto conto che alcuni albergatori per paura di rovinarsi la stagione, non ci relazionavano perfettamente in tal senso .. e  fu necessario intervento delle assistenti in loco); Costantino, il responsabile booking intanto coordinava tutte le riprotezioni dei clienti in loco (300 ca) e che dei moltissimi (2500 ca) che sarebbero arrivati la settimana successiva, agosto era alle porte; io divenni il referente di tutti coloro che chiamavano, fossero essi clienti, agenzie o giornalisti.

Furono giornate interminabili, fatte di moltissime problematiche, ma grazie al coordinamento del comitato di crisi riuscimmo a trasformare una situazione molto difficile in un momento di successo aziendale. Non dovendo pensare alle problematiche di sicurezza,  ne sapevamo sotto certi aspetti più della protezione civile, rilasciammo diverse interviste ai giornali e alle radio, ci chiamarono e creammo le riprotezioni,  non solo per le agenzie che avevano a priori i clienti con noi, ma anche di quelle che avendo saputo di come stavamo affrontando il problema ci premiarono con nuove prenotazioni.
A distanza di anni posso dire che fu una grossa soddisfazione, ma che fu anche piuttosto divertente, mi chiamarono ad esempio clienti preoccupati che in realtà soggiornavano a più di 300 KM.


Potrebbero interessarti :
Brand reputation e conversational marketing
Emergenza lampedusa estate 2011 - video
Il caso Omsa
Il caso EA Sport 
Da Astoi un corso per gestire le emergenze - Guida Viaggi 
Coca Cola vuole chiudere con le arance di Rosarno
Arance amare : coca cola continua a comprare a Rosarno
Accuse a Apple per i dipendenti in oriente

Nessun commento:

Posta un commento