Era l’inverno 1998 - 1999 e Aviomar si era appena affacciata
al web.
Avevamo disegnato il primo sito degno di questo nome e
stavamo iniziando a ipotizzare le prime attività di e-commerce (B2B) sul sito
web; il ruolo dei last minute e le azioni di revenue management volte a
cambiare i listino degli alberghi erano sempre più frequenti. Aviomar
rappresentava commercialmente al epoca più di 1200 alberghi e pensare di
mandare una comunicazione via fax relativa a questi cambiamenti ogni qualvolta
che se ne presentava uno era impensabile sia in termini di costi che in termini
di saturazione delle 12.000 agenzie che foraggiavamo di prodotto.
Dovevo trovare una soluzione. Questa soluzione era semplice
e già di fronte a noi ma non o sapevamo. Ricordo che in quel periodo lavorava
in Aviomar, uno stagista che non riusciva ad inserirsi in nessun reparto, Luigi studiava in Bocconi, era molto intelligente e preparato, capì il suo potenziale e lo feci entrare nel ufficio commerciale.
Iniziammo a fare una mailing in outlook raccogliendo email
da ogni fonte disponibile: biglietti da visita, manuali operativi, mailing network, fax circolari in cui
chiedevamo i dati anagrafici e creammo una mailing di circa 3500 adv che
avevano già un email. Iniziammo a quel punto a meditare in che formato mandare
i messaggi, escludemmo gli allegati e studiando le comunicazioni della Bocconi
scoprimmo i link (collegamenti ipertestuali).
Partì a quel punto la prima newsletter, probabilmente una delle prime che molti degli agenti di viaggio ricevevano da un tour operator e fu un successo. Mi ricordo che ci fu un agente che mi telefonò arrabbiatissimo, all’epoca navigare in internet era a consumo, in quanto non avendo capito ciò che aveva ricevuto, aveva navigato nel sito per più di un ora convinto di essere ancora nella newsletter.
Partì a quel punto la prima newsletter, probabilmente una delle prime che molti degli agenti di viaggio ricevevano da un tour operator e fu un successo. Mi ricordo che ci fu un agente che mi telefonò arrabbiatissimo, all’epoca navigare in internet era a consumo, in quanto non avendo capito ciò che aveva ricevuto, aveva navigato nel sito per più di un ora convinto di essere ancora nella newsletter.
Al momento non avevamo capito tutto il suo reale potenziale, ma la newsletter partendo dalla mia
postazione usciva chiaramente con il mio indirizzo email (luca@aviomar.it), la curiosità è che da
allora molti colleghi mi chiamano ancora in questo modo, la cosa più importante invece per l'azienda è che divenni per molti dei miei contatti il loro referente, il
loro amico, il loro aiuto ed in
ogni caso il volto umano dell’azienda con cui si interfacciavano facilmente scrivendo due righe.
La newsletter è cambiata moltissimo in questi quattordici
anni, è sempre più interattiva e operativamente valida ed è ormai quotidiana
sia per Aviomar che per Naar; malgrado abbia cercato di persuaderlo in
proposito sono ormai due anni che invece parte da degli indirizzi generici
quali commerciale@aviomar.it e commerciale@naar.com
(prima partiva da luca@aviomar.it e stefania.maroni@naar.com).
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